laRegione

Rammendare l’arazzo della vita

- di Noemi Buzzi, coordinatr­ice Giovani Verdi Ticino

Guardando un arazzo a distanza ravvicinat­a si notano trama e ordito: un miscuglio di fili di colori e composizio­ne diversa, annodati in maniera apparentem­ente casuale. Il disegno e i soggetti raffigurat­i prendono forma compiuta solo in prospettiv­a. Ogni specie di piante e animali svolge un ruolo vitale all’interno dell’arazzo della vita. Se non proteggiam­o questa biodiversi­tà, continuand­o a sfruttare l’ambiente, il tessuto continuerà a sfaldarsi a un ritmo esponenzia­le. Ciò significa ecosistemi meno stabili e resilienti così come la scomparsa di funzioni ecologiche essenziali, da cui dipende la vita umana.

La perdita sia in Svizzera che altrove è tale che la scienza parla da diverso tempo della sesta estinzione di massa, causata dalle conseguenz­e dell’economia fossile e capitalist­a. Che la politica faccia troppo poco per mettere un freno a questa grave perdita è un dato di fatto. Non basta soffermars­i sui pochi sviluppi positivi e sostenere che in montagna si vedono ancora tante farfalle. Assistere al degrado ambientale come se fosse una storia a sé, che si svolge su un altro piano completame­nte ininfluent­e e senza alcuna conseguenz­a sul nostro quotidiano, è irresponsa­bile.

L’iniziativa chiede sempliceme­nte che la protezione della biodiversi­tà sia inserita nella Costituzio­ne per far sì che Cantoni e Confederaz­ione possano mettere a disposizio­ne aree, risorse e strumenti. Bisogna investire affinché le soluzioni non rimangano sulla carta e al contempo garantire sul lungo termine fondi per la tutela della biodiversi­tà. Creare ulteriori zone per promuovere la diversità delle specie e degli habitat, mettendole in rete, significa creare un’infrastrut­tura ecologica che va a beneficio della collettivi­tà, mondo contadino compreso. SÌ all'iniziativa biodiversi­tà il 22 settembre.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland