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Rafforzare i boschi di protezione ‘Alcuni sono in stato precario’

Il progetto tocca 170 ettari tra Corona dei Pinci e Alpe

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Con oltre la metà del proprio territorio ricoperto da boschi, il Ticino è il cantone con la più alta densità di foreste della Svizzera. L’Ufficio di statistica ha, infatti, misurato che nel 2018 le superfici boschive occupavano il 52% della superficie cantonale. Anche a Losone i boschi coprono una vasta fetta del territorio comunale, in particolar­e lungo i pendii delle colline e dei monti che si innalzano alle spalle dell’abitato. Circa il 95% di questi boschi riveste una funzione d’interesse pubblico. «La maggior parte delle superfici boschive di Losone sono boschi di protezione – spiega

Nathalie Ghiggi Imperatori, capodicast­ero Protezione dell’ambiente e acqua potabile del Comune di Losone –. Questi boschi proteggono abitati e vie di comunicazi­one da colate di fango e rocce e dagli alluvionam­enti. Alcuni comparti dell’area boschiva si trovano in uno stato precario e necessitan­o di interventi di cura per garantire nel tempo la loro funzione protettiva».

Uso dell’elicottero limitato grazie alla nuova strada forestale

Per perseguire tale scopo, nel 2023 il Patriziato di Losone, in collaboraz­ione con l’Ufficio forestale di circondari­o, ha elaborato un progetto integrale forestale per la cura dei boschi di protezione tra Corona dei Pinci e Alpe Zota, che definisce le necessità di intervento su un’area situata all’interno di un perimetro di progetto di circa 168 ettari. Per garantire un’esecuzione razionale dei lavori e permettere la futura gestione del patrimonio boschivo, il progetto prevede anche opere di miglioria alle infrastrut­ture forestali, in particolar­e la realizzazi­one della nuova strada forestale Corona dei Pinci-Giumella, prolungame­nto della strada forestale Camana-Corona dei Pinci.

«Il nuovo allacciame­nto consentirà un accesso più funzionale alla zona degli interventi, permettend­o di effettuare gli esboschi del legname tramite teleferica forestale, invece che in elicottero, diminuendo l’inquinamen­to atmosferic­o e fonico generato dai voli», sottolinea la municipale.

Il Consiglio comunale dovrà esprimersi sulla partecipaz­ione ai costi

La spesa totale preventiva­ta per le opere in oggetto ammonta a 4,19 milioni di franchi ed è finanziata dal Cantone e dalla Confederaz­ione con un sussidio globale pari a 3,2 milioni. Dagli oneri complessiv­i verrà dedotto il ricavato della vendita del legname. I costi rimanenti, quantifica­ti in circa 605’980 franchi, sono a carico del Patriziato di Losone in quanto Ente esecutore del progetto. Il Consiglio comunale dovrà esprimersi sulla partecipaz­ione ai costi rimanenti, che il Municipio propone di suddivider­e al 50% tra Comune e Patriziato, ritenuto un costo complessiv­o massimo a carico del Comune pari a 300mila franchi.

«Il Comune ha un interesse diretto a incoraggia­re e sostenere gli interventi di cura del bosco di protezione o che permettono la valorizzaz­ione e la gestione dei boschi. In quest’ottica, da diversi anni gli oneri per le opere di interesse pubblico che riguardano i boschi sono suddivisi equamente tra Comune e Patriziato. Nell’ambito del progetto in questione, l’interesse pubblico è del resto chiarament­e riconosciu­to anche da Cantone e Confederaz­ione che sussidiano con una percentual­e importante gli interventi».

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Proteggono abitati e vie di comunicazi­one da colate di fango e rocce, e dagli alluvionam­enti

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