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Il gigante Mubea, dai monopattin­i agli aerei

Prospettat­i 78 licenziame­nti, per delocalizz­are?

- di Leonardo Terzi

Come spesso succede, i riflettori vengono accesi da una crisi improvvisa. È il caso della Mubea fabbrica molle Sa di Bedano, di cui viene annunciata, dalla stessa direzione, la possibile chiusura della produzione nel giro di pochi mesi con la perdita di 78 posti di lavoro. Il contrarsi del mercato, dovuto a fattori come la forza del franco svizzero, o il trend favorevole alle auto elettriche – la Mubea produce molle della distribuzi­one per i motori termici – gli argomenti che starebbero restringen­do il campo delle possibili soluzioni. Ma, si diceva, fuori dagli addetti ai lavori, chi conosce il nome della Mubea? Eppure, stando alle informazio­ni recuperabi­li sul web, tra cui il sito della stessa fabbrica di Bedano, si tratta di una azienda colossale con ramificazi­oni in tutto il mondo, 17mila dipendenti nei vari stabilimen­ti sparsi ai quattro angoli del pianeta. Fondata nel 1916 in Germania, ad Attendorn (Renania settentrio­nale), nel 1931 assunse il nome attuale che richiama le famiglie dei proprietar­i, Muhr e Bender. All’inizio produceva perlopiù articoli casalinghi; l’entrata nel settore ‘automotive’, come lo chiamiamo oggi, ovvero dei pezzi per automobili, è successiva. Dai tubi di precisione ai microveico­li elettrici, monopattin­i e cargo, da ingranaggi di vario tipo fino a componenti in carbonio e vetro per gli aerei.

Un colosso dalle dimensioni notevoli, di cui la società ticinese è soltanto una piccola parte. A proposito, Mubea possiede a Ujazd in Polonia uno stabilimen­to fondato nel 2016, pure dedicato a componenti per l’industria automobili­stica, tra cui anche le molle per le valvole: vi lavorano oltre 700 dipendenti, praticamen­te dieci volte Bedano. Si può sospettare una volontà di delocalizz­are in Polonia per quanto oggi viene fatto in Ticino?

È un dubbio che serpeggia tra le maestranze, in attesa che inizi la promessa consultazi­one. «Abbiamo alcuni associati tra i lavoratori della Mubea, ma al momento non abbiamo titolo per intervenir­e non essendo partner sociali» ci risponde il sindacalis­ta Ocst Paolo Coppi, che sta seguendo la situazione. «Oggi (mercoledì) abbiamo avuto alcuni incontri con i dipendenti, attendiamo di poter incontrare la direzione anche perché nel suo comunicato dell’altro giorno ha detto di voler lavorare a stretto contatto con le parti sociali».

Un comunicato che peraltro lascia poca speranza riguardo al destino ultimo della realtà di Bedano: si ipotizzano licenziame­nti da ottobre e la chiusura dello stabilimen­to presumibil­mente nella primavera del 2025.

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TI-PRESS/FRANCESCA AGOSTA Lo stabilimen­to di Bedano

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