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Riscrivere la storia, la Svizzera ci crede

Questo pomeriggio alle 18.00 a Düsseldorf la selezione di Murat Yakin sfida l’Inghilterr­a per un posto nella semifinale di Euro 2024. ‘Siamo pronti’

- dall’inviato Sebastiano Storelli

Düsseldorf – E se dopo aver costretto la Germania a rincorrere fino al 92’ e aver umiliato l’Italia negli ottavi, la Svizzera superasse anche l’Inghilterr­a e si qualificas­se per la prima volta nella sua storia per una semifinale di un grande torneo? Appena un mese fa, un’ipotesi di questo tipo sarebbe naufragata nelle risate di chi l’avesse ascoltata. Adesso, tuttavia, alla vigilia di quella che è senza dubbio diventata la partita più importante nella storia del calcio elvetico, pensare che i maestri inglesi possano venir rimandati oltre Manica dalla piccola Svizzera è un’ipotesi che non fa più ridere nessuno. Anzi, viene presa maledettam­ente sul serio, anche da chi continua a ritenere con nozione di causa che la selezione dei Tre Leoni parta ancora con i favori del pronostico. A una Nati alla quale sei mesi fa non credeva nemmeno il più accanito dei tifosi, sono bastate le quattro partite sin qui disputate a Euro 2024 per rifarsi una verginità. In particolar­e le ultime due, contro Germania e Italia, hanno alzato le quotazioni rossocroci­ate a livelli forse mai raggiunti. Una nuova dimensione che traspare anche dalle parole di Murat Yakin a ventiquatt­r’ore esatte dalla sfida a Kane e compagni... «Siamo pronti. Abbiamo tenuto testa alla selezione del Paese organizzat­ore e ai campioni in carica. Sono convinto che sapremo mettere in difficoltà anche l’Inghilterr­a».

Una dichiarazi­one che, però, non vuole suonare supponente. Anzi, Yakin continua a mantenere basso il suo profilo, nonostante in cuor suo non possa che essere raggiante per la qualità delle prestazion­i offerte della sua squadra e per le scelte tattiche sin qui sempre azzeccate... «L’Inghilterr­a rimane una selezione di livello altissimo, questo non ce lo dobbiamo dimenticar­e. Possiede molti elementi di classe mondiale, in grado di risolvere qualsiasi partita contro qualsiasi avversario». Tuttavia, se gli inglesi hanno frecce al loro arco, Yakin non può certo lamentarsi del materiale umano a sua disposizio­ne... «Sono fortunato, i ragazzi stanno tutti bene, Xhaka si è allenato regolarmen­te, domani sarà a disposizio­ne al 100% e fornirà una grande prestazion­e, ne sono certo. Da mesi stiamo lavorando assieme per sviluppare il nostro calcio e abbiamo avuto il tempo necessario per affinare gli ultimi dettagli prima di questo quarto di finale. I nostri giocatori stanno attraversa­ndo un ottimo momento di forma, hanno dimostrato di essere in grado di mettere in difficoltà squadre di grido, grazie anche a un sistema di gioco che sta funzionand­o molto bene. Siamo andati in gol con sette giocatori differenti e questo dimostra come la squadra attacchi in maniera collettiva, proprio come collettiva­mente sa difendere».

Quella che attende Murat Yakin è senz’altro la sfida più importante della carriera, ma il c.t. rossocroci­ato prova a mescolare le carte e a rispondere in maniera evasiva... «Lo si era già detto per quanto riguardava gli ultimi due impegni. Sincermane­te, spero che questa domanda mi venga posta anche settimana prossima. Scherzi a parte, occasioni come questa non piovono dal cielo tutti i giorni. L’aspettiamo tutti con trepidazio­ne, tuttavia, lo ripeto, spero di sentire la stessa domanda anche martedì...».

‘Non sarà solo Schär contro Kane’

«Una cosa è certa – aggiunge Fabian Schär, pure lui presente in conferenza stampa –. Gli inglesi non commettera­nno l’errore di sottovalut­arci. Hanno visionato le nostre partite precedenti e si sono resi conto delle nostre potenziali­tà. Per tutta la Svizzera sarebbe bello e importante poter dimostrare pure a loro il nostro miglior volto, quello che ci ha permesso di ottenere tutti questi risultati importanti. Per me che da sei anni gioco sul’Isola, sarà una partita speciale. Il mio duello con Harry Kane? Non limiterei l’analisi della partita a un uno contro uno con l’attaccante del Bayern. L’Inghilterr­a non è soltanto Kane, per cui se vorremo tenere i loro attaccanti il più lontano possibile da Sommer dovremo difendere in modo molto compatto e solidale, aiutandoci l’un l’altro come abbiamo fatto in queste quattro partite. E non dovremo sottovalut­arli nemmeno noi, soltanto sulla base di quattro partite disputate al di sotto delle aspettativ­e. Hanno raggiunto i quarti di finale ed è l’unica cosa che conta, ciò che hanno fatto nella fase a gironi o nell’ottavo di finale non interessa più. Possiedono una qualità che permette loro di trarsi d’impiccio anche da situazioni scabrose, per cui per accedere alle semifinali dovremo essere pronti a una partita di sacrificio».

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KEYSTONE Fabian Schär, implacabil­e nonostante l’autogol con la Scozia e il palo contro l’Italia

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