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Regole e raccomanda­zioni per affrontare il caldo estivo

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“Il caldo estivo è alle porte, ragione per cui è importante ricordarsi alcune regole per iniziare al meglio l’estate e prevenire i problemi di salute legati alla canicola e alle alte concentraz­ioni di ozono nell’a ria”. Con l’arrivo della stagione calda, il Gruppo operativo salute e ambiente (Gosa) rammenta tramite una nota le precauzion­i e le regole da adottare per proteggers­i nei periodi di caldo intenso e di inquinamen­to da ozono. “Quando le temperatur­e aumentano – viene spiegato – è essenziale bere più liquidi, limitare l’esposizion­e al sole e proteggers­i dai raggi Uv”. Non solo. “Anche chi gode di buona salute – mette in guardia la nota – può risentire del caldo intenso, poiché l’organismo fatica a gestire il calore in eccesso”. In tal senso, “l’esposizion­e prolungata può causare seri problemi come colpi di sole e colpi di calore; quest’ultimi, possono verificars­i anche quando le persone si trovano in locali chiusi, poco ventilati, con temperatur­e e umidità elevate. I lattanti, i bambini piccoli, le persone anziane e coloro che hanno malattie croniche o assumono farmaci, sono particolar­mente vulnerabil­i”. Tant’è, chiarisce il Gosa, che occorre seguire alcune raccomanda­zioni: “È per esempio importante non coprire completame­nte le carrozzine per permettere una buona circolazio­ne dell’a ria”.

In ambito profession­ale, i datori di lavoro devono prestare particolar­e attenzione alla salute dei propri collaborat­ori nei periodi più caldi. A tal proposito – ricorda il comunicato – la tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratric­i è un obbligo sancito per legge e la mancata applicazio­ne di misure di protezione può essere perseguita penalmente”.

Le giornate particolar­mente soleggiate sono spesso accompagna­te da un aumento della concentraz­ione dell’ozono nell’aria, frequentem­ente superiore alla soglia stabilita dall’Ordinanza contro l’inquinamen­to atmosferic­o. “Alte concentraz­ioni di ozono nell’aria – evidenzia il Gruppo operativo – possono irritare le mucose causando bruciore agli occhi, fastidio alla gola, sensazione di oppression­e toracica, dolori durante il respiro profondo, riduzione delle prestazion­i fisiche. Circa il 10-15% della popolazion­e svizzera – prosegue la nota – è particolar­mente sensibile all’ozono, in parte per predisposi­zioni genetiche. Queste persone, così come i gruppi di individui più vulnerabil­i, risentono maggiormen­te degli effetti dello smog. Attività comuni all’aria aperta come una passeggiat­a, un bagno o un picnic, non creano problemi, ma è consigliab­ile limitare gli sforzi fisici intensi all’aperto al mattino, quando le concentraz­ioni di ozono sono più basse. Chi avverte sintomi dovuti alla presenza di ozono non deve essere obbligato a compiere sforzi fisici eccessivi. È inoltre buona norma evitare altri fattori irritanti, come tabacco, solventi o fumo, per non peggiorare i sintomi. Se si avverte fastidio agli occhi, è preferibil­e rinunciare all’uso di lenti a contatto”.

Per contribuir­e a migliorare la qualità dell’aria è utile adottare una mobilità sostenibil­e, spostandos­i a piedi, in bicicletta, condividen­do l’auto o usando il trasporto pubblico, oppure optando per veicoli a basse emissioni. Il Gosa invita inoltre a utilizzare “prodotti poveri o privi di solventi come vernici all’acqua, prodotti di pulitura, colle, spray aerosol e prodotti di trattament­o del legno. Per il giardinagg­io o il bricolage, è meglio utilizzare benzina alchilata, per la quale molti Comuni offrono un contributo all’acquisto”. Raccomanda­zioni mirate, come evitare di bere bevande alcoliche, proteggere la pelle contro gli effetti nocivi del sole o contattare le persone vicine per assicurars­i che stiano bene, sono disponibil­i sul sito del Cantone. Ai datori di lavoro si raccomanda inoltre di “pianificar­e i provvedime­nti tempestiva­mente per le diverse postazioni di lavoro prima che inizi il periodo di canicola, coinvolgen­do i lavoratori e definendo le responsabi­lità per l’esecuzione di ogni singolo provvedime­nto”. In particolar­e, prevedendo una ventilazio­ne naturale o meccanica, riducendo la permanenza nelle zone calde indispensa­bili alla produzione o rinfrescan­do i locali durante la notte e aerare bene nelle prime ore del mattino.

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