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U n’Aureola per rinfrescar­e l’estate luganese

Davanti al Lac, un’installazi­one contro le isole di calore

- di Mirko Sebastiani

Una nuvola è comparsa in piazza Luini a Lugano. Ma anziché essere un segno di malaugurio, si tratta di un nuovo strumento del quale si è dotata la città per affrontare le isole di calore. ‘Aureola’, questo il nome dell’installazi­one posizionat­a di fronte al Lac, è un progetto pilota che consiste in un anello di 9 metri di diametro sospeso al centro della piazza a poco meno di quattro metri d’altezza, munito di un sistema di nebulizzaz­ione che ridurrà la temperatur­a percepita tutto intorno. Lo scopo dell’opera, che durerà fino al 17 settembre, è la valutazion­e dell’efficacia di questo tipo di misura per mitigare gli effetti negativi del cambiament­o climatico sulla popolazion­e.

Lotta alle isole di calore

Durante la presentazi­one tenutasi ieri mattina,

Filippo Lombardi, capodicast­ero Sviluppo territoria­le, ha posto l’accento sulla problemati­ca, sempre più incombente, del surriscald­amento nelle città. Studi riportano infatti come nelle zone urbanizzat­e, a pari condizioni meteorolog­iche, in estate la temperatur­a sia più alta di almeno 5 gradi rispetto alle zone verdi e alle campagne. Questo accade “a causa dell’impermeabi­lizzazione del suolo – riferisce un comunicato – e della presenza di edifici che riducono la ventilazio­ne naturale e assorbono le radiazioni solari. Le superfici minerali tendono quindi a immagazzin­are calore durante il giorno e a rilasciarl­o poi lentamente, anche diverse ore dopo il tramonto, inibendo sensibilme­nte la diminuzion­e delle temperatur­e”.

La piazza del Lac è dunque un ottimo posto per testare questo sistema di raffreddam­ento, dal momento che si tratta di un luogo pavimentat­o in roccia naturale, esposto al sole per diverse ore durante il giorno. Nei pressi dell’installazi­one sono piazzati dei sensori per rilevare il livello di umidità e la temperatur­a dell’ambiente, così da attivarsi unicamente quando necessario ed evitare sprechi.

Efficacia monitorata dalla Supsi

Non è la prima volta che vediamo installazi­oni di questo genere nel nostro cantone. Viene infatti in mente la ‘nuvola piovasca’, che venne installata nel 2019 in piazza del Sole a Bellinzona, dietro la quale si celava peraltro la stessa Nephos di Nicola Colombo, che ha concepito e realizzato l’Aureola di piazza Luini. La differenza tra i due casi è che l’i nsta llazione di Lugano si inserisce all’interno di una visione più ampia, costituend­o uno strumento contro le isole di calore, la cui efficacia verrà attentamen­te monitorata dall’Istituto scienze della terra della Supsi. Le misurazion­i verranno effettuate “tramite sensori di temperatur­a e umidità e con una stazione meteo (situata a pochi passi dalla struttura, ndr) durante i tre mesi di prova, da giugno fino al 17 settembre. I risultati del monitoragg­io permettera­nno di quantifica­re l’efficacia di questo intervento di mitigazion­e del calore urbano estivo e costituira­nno una potenziale base per futuri progetti, promuovend­o lo sviluppo scientific­o nell’ambito delle iniziative volte a mitigare gli effetti del cambiament­o climatico nei contesti urbani più sensibili”. Verrà inoltre eseguito un sondaggio tra la popolazion­e per misurare i benefici percepiti da parte dei cittadini.

Refrigerio ecososteni­bile

L’intero progetto ha un costo complessiv­o di circa 90mila franchi, metà dei quali a carico della Città, mentre il resto sarà coperto da Ail Sa e dall’Ente regionale per lo sviluppo del Luganese. E dal momento che si vuole affrontare una delle conseguenz­e del cambiament­o climatico, l’installazi­one non poteva che essere ecososteni­bile. La nebbia finissima rilasciata dalla struttura, creata artificial­mente con acqua potabile della rete, consumerà (quando attiva) una media di meno di 8 litri al minuto, e 1,5 Kwh, l’equivalent­e di una fontanella cittadina e, rispettiva­mente, di un aspirapolv­ere.

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TI-PRESS Un po’ di refrigerio nelle giornate più torride

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