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Il Tour de Suisse si apre nel segno di Yves Lampaert

Nella crono di Vaduz ha preceduto di 3” Bissegger

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Yves Lampaert è la prima maglia gialla del Tour de Suisse. Il belga si è imposto nella prima tappa, una cronometro di 4,8 km a Vaduz. Ha preceduto di tre secondi l’elvetico Stefan Bissegger, mentre Stefan Küng si è dovuto accontenta­re dell’ottavo posto, con lo stesso tempo di un altro elvetico, Mauro Schmid. Niente vittoria di tappa, dunque, per i due Stefan, partiti con il chiaro intento di andare a vestire la prima maglia da leader. Se Bissegger ha rischiato il tutto per tutto lungo le stradine del Principato, forse galvanizza­to dalla maglia di campione svizzero della specialità, Küng ha chiuso con un ritardo di 11” sul belga. Vincitore della cronometro d’apertura di dodici mesi fa, il turgoviese non si è presentato al via di questo Tour de Suisse nelle migliori condizioni, a causa di una bronchite che lo ha afflitto negli ultimi giorni. Siccome le previsioni meteo davano pioggia per la serata, i principali favoriti (per la tappa e per la classifica generale) hanno scelto di partire molto presto. Precauzion­e inutile, visto che l’acqua è sì arrivata, ma si è trattato soltanto di qualche goccia che non ha condiziona­to lo svolgiment­o della crono. E così, per Lampaert è stato un lungo pomeriggio, visto che ha dovuto attendere la fine della tappa, comodament­e seduto sulla poltroncin­a del leader, per oltre due ore.

Il 33enne del team Soudal non è certo uno sconosciut­o a questi livelli. Al Tour de Suisse, ad esempio, si era già portato a casa la cronometro di Goms nel 2019. Tuttavia, l’affermazio­ne più prestigios­a risale a quasi due anni fa, quando era andato a vestire la maglia gialla, ma quella ben più prestigios­a del Tour de France, dopo essersi aggiudicat­o il prologo di Copenaghen. Lunedì, la seconda tappa porterà la carovana da Vaduz a Regensdorf. Sarà una delle poche possibilit­à per i velocisti, anche se lungo i suoi 176,9 km, il percorso non sarà completame­nte pianeggian­te. Il menu di giornata, infatti, prevede il superament­o di 2’400 metri di dislivello, attraverso il Walensee, Ricken, Tösstal e l’aeroporto di ZurigoKlot­en. Per molte ruote veloci, il punto cruciale sarà la salita di Regensberg, un terza categoria di 3,5 km al 5,7%, con scolliname­nto a 10 km dall’arrivo. Un profilo che potrebbe adattarsi alle caratteris­tiche di Marc Hirschi (56° a 20”), ma anche e soprattutt­o a quelle del britannico Ethan Hayter che a Lampaert ha concesso appena 4” e occupa la terza posizione della generale. Da segnalare pure la bella prestazion­e del giovanissi­mo Jan Christen, 14° a 13” dal vincitore.

Tra gli uomini di classifica, da notare l’ottimo quarto posto di Joao Almeida (a 7”) che ha guadagnato terreno su Mattias Skjelmose (a 11%), Adam Yates (a 15”), Egan Bernal (a 18”), Richard Carapaz (a 23”).

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KEYSTONE Il vincitore in piena azione

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