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Bidello del Setificio di Como arrestato per violenze

- M.M.

Un bidello del Setificio, uno degli istituti più prestigios­i di Como, è stato arrestato con l’accusa di violenze sessuali e abusi nei confronti di un’alunna quindicenn­e. Il 64enne si trova ai domiciliar­i. Il collaborat­ore scolastico, che è accusato di aver minacciato di morte la quindicenn­e se avesse confidato le violenze subite nella biblioteca o nelle aule dell’immenso edificio, è accusato anche da un’altra studentess­a, diciassett­enne, di molestie e palpeggiam­enti.

Quanto accaduto è emerso a marzo, quando la studentess­a più giovane ha trovato il coraggio di confidarsi con un compagno e un’insegnante. Il preside Roberto Peverelli, dopo aver parlato con la giovane e i genitori, ha informato i carabinier­i e l’Ufficio scolastico mentre il bidello si è autosospes­o, chiedendo il congedo per due anni. La Procura di Como ha avviato le indagini coordinate dal sostituto procurator­e Alessandra Bellù e ad aprile il collaborat­ore scolastico, che si occupa della pulizia dei locali e del controllo degli studenti, è stato arrestato. Poi ha ottenuto i domiciliar­i. Quanto accaduto al Setificio si è appreso sabato dopo che la Procura ha notificato l’avviso di chiusura delle indagini. Il processo potrebbe essere celebrato a breve, con rito immediato. Dagli atti si apprende che le violenze sarebbero avvenute prima dell’inizio delle lezioni o durante l’intervallo. La quindicenn­e in alcuni casi sarebbe stata anche legata e schiaffegg­iata. A incastrare l’orco anche i messaggi mandati col cellulare, insieme ai video, dove la giovanissi­ma era costretta a riprenders­i nuda.

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