Simon Ehammer in ‘pole’ per il titolo europeo
Simon Ehammer ha lanciato come meglio non poteva i Campionati d’Europa di Roma. Il 24enne appenzellese è stato il migliore nelle qualificazioni del salto in lungo, con 8,41 metri al primo tentativo. Una misura che rappresenta la miglior prestazione mondiale della stagione. Ehammer si è così avvicinato a 4 centimetri, il suo record nazionale, stabilito nel 2022 nel quadro del decathlon di Götzis. Concorso, quello delle dieci discipline, al quale non prenderà parte nella capitale italiana. La finale del lungo è in programma sabato sera.
Meno brillante, per contro, la grigionese Annik Kälin, la quale sogna una seconda medaglia dopo quella conquistata nel 2022. Dopo la prima giornata, però, si ritrova al sesto posto dell’eptathlon e dovrà disputare una seconda serie di gare di alto livello per poter avvicinare la zona del podio. In particolare, la Kälin non ha brillato nei 100 metri ostacoli, distanza nella quale si è accontentata di un 13”14 quando il suo record personale è di 12”97. Ha fatto meglio, per contro, nei 200 metri, dove con il tempo di 23”96 ha racimolato un buon bottino di punti (il suo totale è attualmente di 3’723), sufficienti per continuare a sperare nella possibile rimonta. Anche perché sabato avrà a disposizione la sua disciplina prediletta, vale a dire il salto in lungo.
Per quanto riguarda i titoli messi in palio venerdì sera, le prime medaglie sono andate al collo di due italiane: Antonella Palmisano ha infatti preceduto Valentina Trapletti nella 20 km di marcia. Nel disco maschile, vittoria dello sloveno Ceh, mentre u n’altra italiana, Nadia Battocletti si è imposta nei 5’000. Grossa sorpresa, infine, nella 4x400 mista, con la vittoria dell’Irlanda davanti a Italia e Olanda.
Nota negativa, la prima giornata si è disputata in uno stadio Olimpico praticamente vuoto. Una brutta pubblicità per l’atletica.