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Altri tronchi per proteggere la strada da eventuali frane

Saranno posati a monte dell’attuale tracciato

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Come noto, tra il bivio per Castaneda e la galleria Segheria Buseno, la strada della Val Calanca sarà spostata a valle per lasciare spazio a un vallo di protezione di 8 metri di altezza e 240 di lunghezza, così da garantire la massima sicurezza agli utenti. Prima di realizzare quest’opera sarà però necessario sistemare la vecchia strada cantonale per garantire il transito del traffico senza interruzio­ni. Nel frattempo, a monte dell’attuale tracciato saranno posati a terra, uno a fianco all’altro, altri tronchi con l’obiettivo di arrestare o rallentare eventuali cadute di massi. Alberi che in altri punti sono già presenti e che «svolgono la loro funzione molto bene», sottolinea a ‘l aRe gione’ Sven Fehler, responsabi­le per i progetti del Circondari­o 2 di Mesocco dell’Ufficio tecnico dei Grigioni (Utg).

‘Ridurre al minimo le espropriaz­ioni’

Per quanto riguarda la sistemazio­ne della vecchia cantonale – così da soddisfare i requisiti odierni, come larghezza o carico massimo ammissibil­e –, i lavori dovrebbero iniziare ancora quest’anno. Infatti il progetto è definito e in fase di ultimazion­e. Progetto che sarà però dapprima posto in consultazi­one – privati ed enti interessat­i potranno inoltrare osservazio­ni –, visto che «sarà necessario espropriar­e alcune porzioni di terreno», precisa Fehler. In ogni caso, «l’obiettivo è di cercare di ridurre al minimo queste espropriaz­ioni». Inoltre, in una relazione tecnica saranno integrati anche i calcoli sull’impatto fonico e un catasto degli anfibi: «Gli enti preposti indicheran­no se sarà necessaria una compensazi­one ecologica».

Rinviata al 2025 la ricostruzi­one dei muri a lato della carreggiat­a

Ricordiamo che da un rapporto geologico, lungo la tratta in questione, erano emersi oltre 30 punti che presentano masse rocciose instabili. Non tutti questi punti necessitan­o di interventi urgenti, ma in zona Revetell vi sono quattro masse rocciose che vanno rimosse il più presto possibile. Idealmente l’Utg vorrebbe intervenir­e tramite brillament­i o cuscini pneumatici in autunno, tra settembre e ottobre. Sono quindi ora in corso i preparativ­i per i lavori di disgaggio roccia con i rispettivi capitolati. In altre parole, il Cantone dei Grigioni darà mandato a una impresa privata di effettuare gli interventi. Sempre in quest’area proseguono nel frattempo i lavori per il ripristino della strada danneggiat­a dall’ultima frana che l’ha colpita. In questo contesto è necessario anche rifare i muri di sostegno presenti a lato della carreggiat­a. Tuttavia, a causa degli interventi di disgaggio roccia, «la costruzion­e dei muri è stata rimandata al 2025», conclude Fehler.

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‘Gli alberi svolgono la loro funzione molto bene’

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