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‘Alla città non serve una struttura per i senzatetto’

Il Municipio chiede al legislativ­o di respingere la mozione

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Non serve, costerebbe troppo e potrebbe generare “turismo sociale”. Sono le motivazion­i principali emerse dal preavviso del Municipio di Lugano, che chiede al legislativ­o di respingere la mozione intitolata “La Città progetti e realizzi una o più strutture per l’alloggio notturno d’emergenza”, presentata nei mesi scorsi dall’area sinistra dell’emiciclo comunale (primo firmatario il socialista Raoul Ghisletta, nel frattempo eletto nell’esecutivo). Secondo il Municipio, la mozione, però, “solleva una problemati­ca sensibile ed è volta al migliorame­nto della situazione delle persone in difficoltà sul nostro territorio (...) e che si trovano temporanea­mente in condizioni difficili e precarie, con particolar­e riferiment­o ai casi di maltempo e condizioni avverse. Le proposte dei mozionanti, sicurament­e potenzialm­ente positive, comportere­bbero delle spese – da definire – e la necessità di individuar­e il modo di procedere, i luoghi adatti al progetto, nonché le relative tempistich­e”. Per le emergenze, la Città si affida ad alcune pensioni di riferiment­o dove vengono ospitate persone senza fissa dimora sul breve periodo. E non serve un dormitorio a bassa soglia, si legge nel preavviso, “in quanto i casi annuali registrati sono numericame­nte contenuti e finanziari­amente sostenibil­i attraverso il pagamento di un alloggio temporaneo di tipo alberghier­o, né vi è un’emergenza abitativa tale da giustifica­re la realizzazi­one di una struttura di questo tipo”.

Di più: il Municipio scrive che una struttura del genere “porterebbe a un aumento esponenzia­le della domanda una volta presente sul territorio, dato che Lugano è una via di passaggio per il Nord Europa. Il rischio di turismo sociale è molto alto, soprattutt­o per le persone che si muovono alla ricerca di lavoro o di servizi sanitari e sociali”.

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TI-PRESS/ARCHIVIO Nell’immagine una camera della pensione Home risalente al 2004

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