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Per 44 monumenti cittadini serve un restauro

Uno studio giudica l’intervento ‘altamente consigliat­o’

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Tre anni di studio, analisi, monitoragg­i e valutazion­i. Infine il verdetto: il 65% delle opere d’arte di proprietà della Città di Lugano si trova in uno stato di conservazi­one tale da non destare particolar­e preoccupaz­ione, ma per il 32% delle stesse un intervento di restauro è altamente consigliat­o. Il restante 3% non è stato valutato per difficoltà logistiche di accesso, trovandosi in depositi o dentro aree di cantiere. Il Municipio cittadino ha così stilato un programma di intervento, sia di manutenzio­ne ordinaria che straordina­ria, per il quale richiede al Consiglio comunale un credito di 480mila franchi.

Questo patrimonio culturale è sotto la responsabi­lità della Divisione cultura del Comune di Lugano, che ha avviato il programma di selezione delle opere e il grado di urgenza degli interventi necessari. I primi risultati numerici sono arrivati nel 2022, per scaturire già nel 2023 in un primo credito urgente per salvare le opere più compromess­e. Il passo successivo è stato quello di stilare le priorità di intervento sull’intero patrimonio culturale. Le opere che necessitan­o di un intervento di restauro straordina­rio a breve-medio termine sono 44, mentre quelle bisognose di una manutenzio­ne ordinaria sono 172.

La manutenzio­ne agli scalpellin­i

La manutenzio­ne ordinaria verrà affidata a una squadra interna, composta da scalpellin­i del Comune che verranno formati appositame­nte per questo lavoro e dotati di attrezzatu­re specifiche. Questa parte del messaggio indica una spesa di 50mila franchi. Più alte le cifre per le manutenzio­ni straordina­rie, anche se il Cantone dovrebbe partecipar­e con un sussidio del 20% circa. Tre i parametri per definire la priorità: il pericolo di una perdita totale o parziale dell’oggetto, rispettiva­mente il livello del degrado, l’accessibil­ità da parte del pubblico, e il valore storico e artistico. Fatte le somme, in cima alla graduatori­a troviamo 21 oggetti, alcuni dei quali ben noti alla cittadina e di autore spesso conosciuto, come Vincenzo Vela o Luigi Vassalli. Per fare qualche esempio, tra le prime opere cui mettere mano troviamo la fontana di Piazza Rezzonico, per la quale si prevede una spesa di 50mila franchi, oppure i monumenti dedicati a Carlo Battaglini (nell’omonima piazza) e a Guglielmo Tell (in Rivetta Tell appunto). Per questa ‘lista rossa’ si prevede di spendere 239mila franchi. In seconda fila, nella ‘tappa 2’ ecco altre 23 opere, sparse tra parchi, giardinett­i, scuole o la Villa Negroni di Vezia dove sono previsti lavori su ben 7 elementi. Per questi interventi è prevista una spesa di 125’500 franchi. Il messaggio contiene infine 36mila franchi di ‘arrotondam­enti’.

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TI-PRESS Il monumento a Battaglini

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