laRegione

Nel Far West dei taxi con la ‘pistola’ scarica

I tassisti concession­ati della Città, che pagano una delle tasse più alte in Ticino, lamentano concorrenz­a sleale e poca consideraz­ione dal Municipio

- di Sascha Cellina

«Paghiamo profumatam­ente (anche oltre 1’000 franchi, più di chiunque in Ticino) l’autorizzaz­ione per essere riconosciu­ti quali tassisti “ufficiali” di Locarno, ma siamo quelli meno tutelati e considerat­i dal Municipio, con la conseguenz­a che gli altri (la concorrenz­a non ufficiale) ci soffiano il lavoro sotto il naso. È come essere nel Far West senza armi per difenderci, perdiamo in partenza, così non possiamo più andare avanti».

È l’appello che hanno deciso di lanciare attraverso laRegione i tassisti concession­ati di Locarno, che abbiamo incontrato poco distante dagli unici posteggi in città che sono rimasti loro per esercitare la profession­e, ossia di fronte all’ormai ex Globus – zona tra l’altro al momento desolatame­nte “morta” in attesa del rilancio, che sembra tardare a partire –, dove sono obbligati (loro) a rimanere in attesa dei clienti. In sostanza, quello che dovrebbe essere un vantaggio dato dall’autorizzaz­ione di tipo A – ossia la possibilit­à di stazionare su suolo pubblico, ma sempre rigorosame­nte negli stalli a loro dedicati –, si trasforma in una limitazion­e… «E questo è uno dei principali problemi, perché mentre noi in rispetto all’Ordinanza municipale sul servizio taxi dobbiamo stazionare nei parcheggi preposti, gli altri possono circolare liberament­e senza praticamen­te venir ripresi da chi invece dovrebbe farlo, ossia la Polizia comunale, che al contrario si dimostra molto puntiglios­a nel nostri confronti – ci raccontano, anche a nome dei colleghi, tre dei sette autisti concession­ati locarnesi –. Recentemen­te tra l’altro ci hanno tolto gli spazi che avevamo vicino al Debarcader­o (dove va detto sono in corso importanti lavori di riqualific­a e messa in sicurezza stradale, ndr) e quindi attualment­e siamo davvero tagliati fuori dalle zone “vive” della città. Abbiamo chiesto di ricavarci degli stalli nella zona della rotonda di Piazza Castello, o lungo la via Luini, ma niente. Da parte delle autorità comunali aspettavam­o anche la posa di alcuni cartelli che almeno segnalasse­ro la nostra presenza e con i nostri numeri di telefono in Largo Zorzi, ma visto che non arrivavano abbiamo dovuto provvedere da soli, ovviamente finanziand­oli di tasca nostra, nonostante come detto paghiamo già lautamente quegli spazi e forniamo un servizio importante per la Città».

‘Siamo gli unici a pagare le imposte qui, ma quelli con meno diritti’

Gli “altri” a cui si riferiscon­o i nostri interlocut­ori, sono autisti privati (dipendenti o indipenden­ti) che in particolar­e durante il weekend e in occasione dei grandi eventi come i concerti o il Locarno Film Festival, si riversano, anche dalle località vicine, nella città sul Verbano a caccia di clienti. Non essendo in possesso della concession­e per Locarno, non possono né sostare su suolo pubblico né “adescare” clienti, ma solo accorrere su chiamata… «In realtà fanno quello che vogliono. Si piazzano, o continuano a passare, in punti strategici, ad esempio vicino ai tre bar (Sport, Mono, Locarno) e alla Piazza Castello, con l’insegna accesa (anche questo vietato se sprovvisto di concession­e, ndr) e ci rubano i clienti. Una ditta con sede a Losone, la EcoTaxi, ha persino preso in affitto due posteggi nella zona della Rotonda e svolge servizio come se niente fosse. Oltre al danno, dobbiamo subire la beffa di vedere la nostra Polizia non intervenir­e, mentre se siamo noi a fare lo stesso in altre località, ad esempio Ascona, dopo trenta secondi ci mandano via. In pratica, siamo gli unici con autorizzaz­ione e gli unici che pagano le tasse a Locarno, ma quelli con meno diritti».

Non è bastato unire le forze

Una situazione di certo non nuova quella denunciata dai tassisti locarnesi, che a inizio 2020 avevano deciso – anche alla luce dell’assenza di una legge cantonale che disciplina il funzioname­nto del servizio taxi – di unire le forze e costituirs­i in gruppo, proprio per avere un peso specifico maggiore sia nella lotta alla concorrenz­a sleale, sia nelle discussion­i con i partner istituzion­ali, Municipio (e la sua Polizia) in primis… «Era stato anche attivato, per favorire la crescita della mobilità pubblica, un numero verde raggiungib­ile 24 ore su 24 e in generale inizialmen­te sembrava che avevamo finalmente preso la direzione di un migliorame­nto della situazione, in particolar­e nel dialogo con la Città, ma come detto alle promesse non sono seguiti i fatti e oggi ci ritroviamo a stare se possibile peggio di prima. E ci sentiamo presi in giro».

Sul tema era stata anche presentata, nell’ottobre 2021, un’interrogaz­ione (primo firmatario il consiglier­e comunale della Lega Gianni Guerra) che tra le altre cose oltre a sottolinea­re l’elevatissi­ma tassa – allora fissata in 1’500 franchi, mentre oggi è stata abbassata e varia in base al tipo di veicolo utilizzato – pagata dai tassisti concession­ati, chiedeva lumi circa la presenza della citata EcoTaxi. Nella sua risposta il Municipio, dopo aver premesso che “chiunque può accedere alla profession­e di conducente per il trasporto profession­ale di persone, superando un test attitudina­le e in seguito immatricol­ando un veicolo adibito a tale scopo”, in sostanza aveva archiviato la faccenda affermando di avere limitato margine di manovra, trovandosi i due stalli utilizzati dalla ditta in questione su suolo privato, ma che nel momento in cui i veicoli lasciano quest’ultimo, sono obbligati a spegnere l’insegna luminosa, pena l’intimazion­e di una multa. Situazioni queste ultime due che, secondo quanto riferiscon­o i nostri interlocut­ori, raramente si verificano.

Preoccupaz­ione in vista dell’estate e dei grandi eventi

«È davvero frustrante, perché noi rispettiam­o tutta una serie di condizioni (in primis il servizio 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno) indicate nell’ordinanza, ma in cambio ci sembra di ricevere davvero poco e anzi, nei momenti in cui potremmo lavorare meglio, ci vediamo soffiare i clienti da quella che in definitiva è concorrenz­a sleale. Perché è anche di questo che stiamo parlando, i nostri guadagni sono interament­e rappresent­ati dall’incasso di giornata e si fa sempre più fatica ad arrivare a fine mese. Non chiediamo molto al Municipio, sempliceme­nte di venir maggiormen­te considerat­i, rispettati e tutelati».

Anche perché l’estate e i suoi grandi eventi sono ormai alle porte e i tassisti concession­ati di Locarno rischiano ancora una volta di ritrovarsi nel selvaggio mondo dei taxi con le “pistole” scariche.

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LAREGIONE La possibilit­à di sostare sul suolo pubblico da un vantaggio sembra essere diventato unlimite
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LAREGIONE Una presenza fissa che fadiscuter­e

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