Autocritica e dimissioni a sorpresa di Venuti
Sgravi e votazioni, temi trattati in serata anche dal comitato del Partito socialista dove, a sorpresa,
Adriano Venuti ha annunciato le dimissioni dalla carica di vicepresidente. «Mi dimetto. Non posso più aspettare altre contrarietà. Ho atteso dopo le elezioni, sperando che qualcosa cambiasse. Purtroppo non è stato così nemmeno dopo il comitato di autocritica a porte chiuse dello scorso marzo», ha annunciato al ‘parlamentino’ socialista, senza che la direzione fosse stata informata in precedenza. «La mia coscienza non può condividere alcune affermazioni che sono state fatte a proposito del ‘Decreto Morisoli’, come il fatto che non abbia inciso sul Preventivo, o altre sulla guerra in Palestina, dove non si ha avuto il coraggio di parlare di genocidio». Pronta la replica della copresidente Laura Riget: «Ci dispiace di saperlo in questo modo. Non è un segreto che i rapporti non sono mai stati i più semplici. Ne parleremo per capire le tue motivazioni». Riget che ha poi fatto un bilancio delle elezioni comunali appena concluse. «L’analisi ci dà un quadro chiaroscuro. Nei grossi centri abbiamo tenuto bene. Anche a Lugano, dove molti vedevano il nostro seggio in municipio a rischio. La realtà è che l’abbiamo confermato con solidità». Discorso diverso, invece, nei comuni medi e piccoli. «Qui c’è stato un arretramento – ammette la copresidente –. Abbiamo perso come fronte rossoverde una decina di municipali e ancora più consiglieri comunali. È un esito che ci ha un po’ sorpresi perché le mobilitazioni e i referendum portati avanti negli ultimi mesi hanno permesso di fare vedere che ci siamo e che lavoriamo». Riget ha poi ricordato il risultato «un po’ sorprendentemente positivo» delle precedenti elezioni comunali. «Eravamo avanzati parecchio, anche sulla spinta dell’onda verde». A proposito di Verdi: «Abbiamo sempre detto che alla fine di questo anno avremmo fatto un incontro con loro per fare un punto della situazione. E così sarà. Dobbiamo vedere come andare avanti, fare chiarezza».