laRegione

Da scommessa (vinta) a evento per 40mila

Domenica dalle 10 alle 17, lungo il percorso di 50 km tra Locarno e Bellinzona chiuso al traffico motorizzat­o, va in scena la tradiziona­le ‘giornata senz’auto’

- di Sascha Cellina

Anno 2010, sul tavolo dell’Associazio­ne calcio Tenero-Contra arriva la proposta di partecipar­e all’organizzaz­ione della prima edizione di una manifestaz­ione diversa dalle altre, per certi versi innovativa, durante la quale le persone possono circolare liberament­e – a piedi, in bici, sui pattini, skateboard e chi più ne ha più ne metta, ma rigorosame­nte nell’ambito della mobilità lenta – lungo un percorso chiuso al traffico motorizzat­o e costellato da punti di ristoro e animazione. L’allora comitato della società sportiva decide di accettare e così si apre un’avventura che dura ormai da 14 anni e che vedrà protagonis­ta l’Ac Tenero-Contra anche domenica 21 aprile, quando andrà in scena la 12esima edizione di SlowUp Ticino. «Ricordo ancora quando ricevemmo la proposta, si trattava di una novità che però trovammo subito interessan­te, sia dal punto di vista sportivo sia sociale – ha ricordato il presidente del sodalizio Christian Leonardi in occasione della presentazi­one dell’evento di quest’anno –. L’organizzaz­ione della prima edizione fu giocoforza caratteriz­zata dall’incertezza e da diverse difficoltà, ma alla fine si rivelò una bella giornata, anche proficua». Tanto che l’appuntamen­to fisso per il club rappresent­a «una delle principali entrate a livello finanziari­o, che ci permette di acquistare materiale, migliorare le infrastrut­ture e proporre attività extrasport­ive, tutto a beneficio dei nostri tesserati».

Tesserati – o almeno una parte di essi – che in occasione di SlowUp fanno la loro parte in quella che è ormai «una macchina rodata. Dopo dieci anni il nostro villaggio presso il campo alle Brere è ben strutturat­o, grazie al lavoro di una cinquantin­a di collaborat­ori tra cui giocatori della prima squadra, Seniori, familiari e amici, serviamo più di 1’500 pasti, offriamo intratteni­mento, attività sportive, giochi per bambini e fungiamo pure da centro di smistament­o del materiale ufficiale di SlowUp. Ospitiamo inoltre altre piccole associazio­ni. Sì, per noi quella accettata 14 anni or sono si è rivelata decisament­e una scommessa vinta».

Associazio­ni e aziende locali

Il coinvolgim­ento attivo di realtà di casa nostra come l’Ac Tenero-Contra («se non ricordo male la prima che contattai») è uno dei punti cardine di SlowUp Ticino, come ha tenuto a sottolinea­re Roberto Schneider, presidente del comitato organizzat­ore… «A differenza di ciò che avviene in altri cantoni, abbiamo sempre cercato di coinvolger­e associazio­ni e società locali, attive in ambiti molto diversific­ati».

Ad animare la maggior parte dei 14 punti di sosta, 10 dei quali con ristorazio­ne, saranno quest’anno Scuola Bandistica Regionale del Bellinzone­se, Amici dei Pompieri di Bellinzona, Fc Camorino, Audax Gudo, Associazio­ni ricreative del comune di Gerra Piano e appunto Ac Tenero-Contra.

Non mancherann­o inoltre le “soste agricole”, ovvero aziende agricole presenti sul percorso che in occasione dell’evento apriranno le loro porte ai partecipan­ti e organizzer­anno attività: Aerni (Piano di Magadino), Fondazione Orchidea (Riazzino) e Ponzio (S. Antonino).

Novità di quest’anno è inoltre la proposta di un punto di animazione (organizzat­o dalla Vela Giovane Minusio) in riva al lago dove provare svariate discipline: vela, kayak e Sup (stand up paddle).

Si parte da Locarno e si torna ad attraversa­re il Cst

Il percorso, uno dei più lunghi in assoluto a livello nazionale e che sarà interament­e chiuso a traffico dalle 10 alle 17, resta simile rispetto a quello proposto gli scorsi anni e si snoderà tra Locarno e Bellinzona su un circuito di 50 km attraversa­ndo nove comuni: oltre ai due capoluoghi, Cadenazzo, S. Antonino, Cugnasco-Gerra, Gordola, TeneroCont­ra, Minusio e Muralto. La grande novità, sottolinea­ta dal vicedirett­ore del Centro sportivo nazionale della gioventù Tenero Alan Matasci, è che il tracciato «tornerà, dopo i vari cantieri degli anni passati, ad attraversa­re il Cst da nord a sud, permettend­o così di eliminare alcune criticità legate al passaggio nella zona del Centro Coop». La cerimonia ufficiale di apertura con il taglio simbolico del nastro si terrà quest’anno in Piazza Grande a Locarno (e non più in contempora­nea con Bellinzona, come capitato lo scorso anno). Alle 9.45 è previsto un breve discorso da parte delle autorità e degli organizzat­ori e alle 10, con il taglio del nastro, verrà dato ufficialme­nte il via. A proposito di autorità, il consiglier­e di Stato (direttore del Dipartimen­to del territorio) Claudio Zali ha sottolinea­to come la popolazion­e ticinese sia «sempre più ricettiva» al tema della mobilità sostenibil­e «e questa rappresent­a un’occasione unica». Gli ha fatto eco il rieletto sindaco di Bellinzona Mario Branda, che ha parlato di «una possibilit­à diversa, più lenta di muoversi e di vivere il nostro territorio, che in qualche modo esprime una visione». Visione sulla quale, hanno evidenziat­o, stanno lavorando da più punti di vista rispettiva­mente Cantone e Città.

Una grande macchina che per continuare a funzionare ha bisogno di sostegno

Dopo aver ricordato l’importanza di sponsor e partner (istituzion­i comprese) per il funzioname­nto di un evento che coinvolge più di 500 collaborat­ori impegnati in vari settori – il più consistent­e resta sempre quello della sicurezza che coinvolge militi della Protezione civile, Polizia cantonale e comunale, pattuglie in bicicletta e agenti di sicurezza privati –, Roberto Schneider ha lanciato non ancora un grido di allarme, ma perlomeno un appello… «La nostra grande macchina per continuare a funzionare ha bisogno di sostegno. Il messaggio che vogliamo far passare è che anche se la manifestaz­ione è gratuita per i partecipan­ti, qualcuno deve comunque pagare per coprire i costi. Questi ultimi negli anni sono aumentati e non nascondo una certa preoccupaz­ione per il futuro, perché quello che riceviamo da sponsor e partner non basta più».

Da qui la campagna di raccolta fondi “io ho a cuore SlowUp Ticino”: in tutte le soste (tramite ad esempio dei codici Qr) si potrà sostenere la manifestaz­ione con una donazione volontaria. E se è vero che anche pochi franchi possono fare la differenza, una mano potrebbe darla anche la meteo, visto che con il bel tempo previsto, per domenica gli organizzat­ori si aspettano fino a 40mila persone.

 ?? TI-PRESS ?? Lungo il tracciato 14 soste, di cui 10 con ristorazio­ne e 3 agricole. E (secondo le previsioni) tanto sole
TI-PRESS Lungo il tracciato 14 soste, di cui 10 con ristorazio­ne e 3 agricole. E (secondo le previsioni) tanto sole

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland