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Il centro polisporti­vo sta prendendo corpo

Proseguono da tabella di marcia i lavori, mentre si delineano sempre più i contenuti: dal velodromo al presidio di Ars Medica per infortuni sportivi

- di Dino Stevanovic

Ancora pochi giorni e inizierà a salire lo scheletro dell’edificio. Ma il cantiere è già partito da diversi mesi e il centro polisporti­vo di Sigirino sta ormai prendendo corpo. E, come ci confermano dalla Gemmalux Sa – la società che lo gestirà –, i lavori procedono secondo la tabella di marcia: entro la fine dell’anno si dovrebbe terminare l’involucro, per passare agli interni. E l’obiettivo è che per fine 2025 la struttura sia inaugurata, in tempo per le Olimpiadi e le Paraolimpi­adi di Milano Cortina.

In tempo per Milano Cortina 2026

«Sarebbe una bella opportunit­à per il nostro Comune e per l’intera valle poter ospitare delle Nazionali in preparazio­ne» ci dice il municipale di Montecener­i Marco Cattani, che nella precedente legislatur­a ha accompagna­to da vicino la nascita del progetto che promette di dare una risposta concreta alla fame di ghiaccio che attanaglia il Luganese da decenni. Il centro infatti ha stipulato degli accordi con Città di Lugano e Federazion­e Ticino Curling. Il primo prevede che la struttura di Sigirino metta a disposizio­ne circa 1’900 ore all’anno per l’Hcl, soprattutt­o per le giovanili, in cambio di una partecipaz­ione ai costi gestionali i 600’000 e i 700’000 franchi all’anno per dieci anni. La seconda convenzion­e prevede una partecipaz­ione fra i 90’000 e i 100’000 franchi per il medesimo periodo per la gestione del centro di curling.

‘Un percorso fatto assieme’

«I promotori ci hanno contattati nel 2020 dicendo che avevano acquisito con un diritto di compera quasi tutto il territorio dei Vivai Manetti – ricorda Cattani, col quale facciamo il punto –. Da Piano regolatore lì era previsto un deposito temporaneo di inerti, ma loro volevano fare qualcos’altro. Noi volevamo che si insediasse­ro delle attività di utilità pubblica ed è così che è partita l’avventura. Quindi abbiamo preparato un Piano di quartiere industrial­e, stabilendo le volumetrie e i principi energetici. È stato tutto un percorso fatto assieme, cercando loro come privati e noi come ente pubblico di venirci assieme, che in tempi celeri ha portato ad avere un progetto definito». Un progetto che, ricordiamo, prevede: una pista di ghiaccio, una sala per il curling, simulatori adatti a varie discipline sportive, il bowling, un ostello, la ristorazio­ne e degli spazi multiuso. E naturalmen­te delle attività industrial­i private. L’investimen­to stimato è di circa 40 milioni di franchi, interament­e a carico dei privati.

‘Per il Comune è una grande opportunit­à’

Tra i contenuti più attesi anche un velodromo da 166,66 metri, presentato il 10 aprile all’oratorio di Tesserete durante l’assemblea di Ticino Cycling, e un centro medicale dove si insedierà un presidio dell’Ars Medica rivolto agli infortuni sportivi. Ed è altrettant­o già emerso in queste prime serate pubbliche che si stanno tenendo che sarà una struttura molto friendly per i disabili, in quanto realizzata interament­e senza barriere architetto­niche. E con diversi benefici per l’ente pubblico. A cominciare, oltre alla Città e alla regione intera, dal Comune di Montecener­i. «Abbiamo sottoscrit­to una lettera di intenti – precisa il municipale –, che prevede che la Gemmalux conceda ai nostri ragazzi di usufruire delle piste di ghiaccio e di altri spazi, in sostituzio­ne della pista che c’era a Rivera, a prezzi di favore. Per il Comune è una grande opportunit­à. Gli spazi esterni saranno di qualità, d’inverno ci sarà anche una pista di ghiaccio aperta alla popolazion­e, una sorta di villaggio invernale per famiglie. Ma tutto il progetto è un’opportunit­à: sposta il baricentro comunale un po’ a sud, in una zona che fra pochi anni sarà servita da un nuovo svincolo autostrada­le».

All’orizzonte, la riqualific­a dell’area con il Parco fluviale del Vedeggio...

E in realtà, tutta l’area verrà nei prossimi anni riqualific­ata in maniera importante. «Il campeggio (vicino al fiume, ndr) verrà ristruttur­ato completame­nte e l’area sarà il cuore del Parco fluviale del Vedeggio, da Taverne alle gole di Camignolo. C’è già un progetto di massima, che è ben visto dal Dipartimen­to del territorio e godrebbe di importanti finanziame­nti cantonali. Anche questa è un’ottima occasione di riqualific­a. I contenuti li stiamo ancora definendo, ma di certo ci sarà un recupero delle aree boschive. I promotori stanno pensando di realizzare un cunicolo pedonale che colleghi quest’area al centro polifunzio­nale, mentre in superficie potrebbe sorgere una fermata bidirezion­ale (al posto di quella attuale, che serve un solo senso di marcia) per l’Autopostal­e». Queste, come altre ipotesi, sono in ogni caso ancora tutte al vaglio dell’ente comunale.

... e in arrivo il primo nido

Elementi, questi, di rilievo per la qualità di vita di tutta la zona e in particolar­e del Comune. Comune nel quale, conclude Cattani, a fine estate aprirà il primo asilo nido: privato, ma sovvenzion­ato dall’ente pubblico, che sorgerà a Bironico. Ospiterà anche le attività extrascola­stiche e avrà circa 45 posti. «E una trentina sono già riservati, c’è davvero una forte richiesta».

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TI-PRESS L’obiettivo è che i lavori terminino entro la fine del2025

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