laRegione

‘Una vittoria storica’ ‘Scandalo inaccettab­ile’

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«Questa sentenza non è solo una vittoria per la nostra associazio­ne. È una vittoria per tutte le generazion­i». Parola di Rosmarie Wydler-Wälti, copresiden­te delle Anziane per il clima Svizzera. Di tutt’altra generazion­e è Greta Thunberg. Presente ieri a Strasburgo, l’attivista svedese ha dichiarato che “è solo l’inizio per i contenzios­i sul clima”. In Svizzera le reazioni alla sentenza della Cedu divergono. La copresiden­te del Ps, Mattea Mayer, citata in una nota, parla di schiaffo al Consiglio federale e alla sua incapacità di agire sul cambiament­o climatico. Anche per Lisa

Mazzone il verdetto è un biasimo per la Svizzera. La decisione – un passo enorme comparabil­e all’Accordo di Parigi sul clima, il cui significat­o va ben oltre la Confederaz­ione – è “storica”, ha scritto su X la neopreside­nte dei Verdi. Stesso entusiasmo tra le organizzaz­ioni ecologiste. “La Cedu, uno degli organi giudiziari più importanti al mondo, conferma quello che ilmoviment­o afferma da tempo: la politica svizzera è insufficie­nte”, dichiara in una nota lo Sciope

ro per il clima. L’Udc invece la giudica uno “scandalo inaccettab­ile”. Il partito condanna “con la massima fermezza” una “ingerenza di giudici stranieri” nella politica interna e chiede né più né meno il ritiro della Svizzera dal Consiglio d’Europa. Non meno dure le reazioni provenient­i dal Plr e dall’Alleanza del Centro. Accettando richieste politiche, la Cedu esce dalle sue competenze e mette a repentagli­o la propria credibilit­à, secondo il consiglier­e nazionale liberale-radicale Philippe Nantermod. Per il suo collega di partito e alla Camera del popolo Christian Wasserfall­en , così come per il consiglier­e nazionale Nicolò

Paganini (Centro), il verdetto non rispetta la democrazia diretta.

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