Reverberate
lk
Etichetta: 5743572 DK Genere: Rock
Nonostante gli strumenti musicali siano pressoché i medesimi dell’EP precedente, le immagini evocate dal duo lk – composto da Lorenzo Barenco e Claudio Lucchini – in questo EP intitolato Reverberate, si tingono di tutt’altri colori e si connettono con un lato completamente diverso del nostro animo. Nonostante ognuno dei quattro brani del lavoro costruiscano dei luoghi sonori dal forte impatto, è interessante notare come questo senso di forza venga veicolato in due modi relativamente opposti: Breathe And Exist e Strangerland, rispettivamente la prima e l’ultima traccia, galleggiano fra spesse nubi sonore tipiche dello shoegaze, mentre Atlantic e la titletrack Reverberate, sfruttano il silenzio per esprimere un vuoto spezzato da note piene di tensione narrativa. In questa dimensione, la voce ricopre un ruolo inusuale. Piuttosto che assumere una funzione puramente melodica o di protagonismo, essa si pone nella penombra e si raccoglie in calmi monologhi quasi parlati. Al contrario è attraverso l’uso dei cori che la voce umana sublima e inspessisce l’armonia alimentando quel senso di vastità sinora centrale nell’estetica dei lk. Andando con ordine, Breathe And Exist pone le basi per l’ascolto dell’EP con un ottimo climax e una composizione che, più di ogni traccia, comprende elementi e intenzioni comuni alle altre tracce. Reverberate invece rompe il ritmo in maniera netta, con i suoi sussulti e i suoi discioglimenti melodici che ci preparano ad Atlantic, il terzo brano, che non ha bisogno di alcuna percussione, solo di un lontano battito cardiaco. Il finale è affidato al brano di debutto, Strangerland, il quale, con i suoi cori e i suoi paesaggi immensi, conclude l’ascolto con una nota positivamente malinconica. Con solo quattro tracce, Reverberate, trasporta l’ascoltatore in un viaggio bizzarro, in cui convivono in tensione al medesimo istante sia una sensazione di unione e connessione col tutto sia un’intima solitudine.