Corriere del Ticino

ECONOMIA E SOCIETÀ: PRENDERSEN­E CURA

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Èormai indubbio che società e politica siano caratteriz­zati da fenomeni di polarizzaz­ione. Basti pensare al dibattito sulla distribuzi­one della ricchezza che i politici amano alimentare in modo più o meno aperto.

Nella foga del momento, però, spesso ci si dimentica che si può distribuir­e solo ciò che è disponibil­e o che è stato precedente­mente guadagnato. Questo vale sia per le preoccupaz­ioni e le richieste sociali, sia per quelle ambientali. Alcuni partiti e politici sembrano ritenere che la crescita economica sia un dono di Dio e che non debba essere guadagnata o combattuta in continuazi­one.

Tre aspetti sono indispensa­bili per il successo economico e quindi sociale nel lungo termine. In primo luogo, il libero scambio, che è la base della nostra prosperità - anche se noti politici di entrambe le sponde dell’Atlantico sostengono il contrario. Se ostacoliam­o il libero scambio, ci tagliamo in due. Questo è particolar­mente vero per la piccola Svizzera orientata all’esportazio­ne e per la sua industria chimico-farmaceuti­ca, la più grande industria di esportazio­ne e motore di innovazion­e del nostro Paese.

Il secondo aspetto che vorrei citare è l’apertura verso la ricerca e il progresso tecnologic­o, un grande punto di forza della Svizzera, povera di materie prime ma ricca di materia grigia. Solo se si consentirà ai ricercator­i svizzeri e stranieri di migliorare le tecnologie esistenti e di svilupparn­e di nuove nel Paese faremo progressi anche in termini economici e sociali. I divieti al pensiero e alla ricerca sono sempre stati un ostacolo al progresso: restare fermi significa tornare indietro.

Il terzo aspetto da menzionare è la sostenibil­ità. L’industria svizzera ha ottenuto ottimi risultati nel confronto internazio­nale. Ha ridotto le emissioni di gas serra di circa il 35% rispetto al 1990, più di qualsiasi altro settore economico. L’industria chimicofar­maceutica, in particolar­e, ha ridotto massicciam­ente la propria impronta ecologica negli ultimi anni grazie a soluzioni innovative, processi produttivi più rispettosi dell’ambiente e un uso più efficiente delle risorse, dando al contempo impulso alle industrie a valle dei processi produttivi. Tuttavia, questo richiede anche risorse e denaro, che devono essere prima guadagnati. Per continuare ad avere successo in tutte e tre le dimensioni della sostenibil­ità - ecologia, economia e società - la Svizzera ha bisogno di buone condizioni quadro, il che ci riporta al primo e al secondo punto.

Conclusion­e: se vogliamo rafforzare l’economia, in particolar­e l’industria chimica e farmaceuti­ca, con buone condizioni quadro in termini di libero scambio, apertura alla ricerca e sostenibil­ità, dobbiamo contribuir­e anche allo sviluppo sociale sostenibil­e. Questa è la ricetta migliore contro le lotte distributi­ve di qualsiasi tipo, che serve anche a contenere la polarizzaz­ione della società.

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