Chiamate choc: diciassettenne arrestata a Rivera
/ In manette una ragazza ceca venuta a ritirare i proventi della truffa Ricordiamo i consigli su come comportarsi
Grazie alla prontezza di riflessi di un’anziana vittima, la Polizia cantonale ha potuto arrestare una giovane sospettata di aver preso parte a diverse truffe del genere «chiamate shock». L’arresto della ragazza, una 17.enne cittadina ceca residente in Repubblica Ceca, è avvenuto giovedì a Rivera. La giovane, hanno reso noto la Magistratura dei minorenni e la Polizia cantonale, vi si era recata per prendere in consegna la refurtiva, ma grazie alla segnalazione di una cittadina, che ha avvisato per tempo la Polizia cantonale, le forze dell’ordine hanno potuto organizzare celermente un apposito dispositivo. L’ipotesi di reato nei confronti della giovane è di tentata truffa aggravata. L’inchiesta è coordinata dalla Magistratura dei minorenni.
Il modus operandi ricalca quello evidenziato a più riprese in passato nelle sue numerose varianti. Negli ultimi casi segnalati, gli autori (spacciandosi per un nipote, una persona attiva in campo medico o per un agente di polizia) chiedono con insistenza un’importante somma di denaro necessaria a coprire delle spese o le cure di un congiunto stretto affetto
Il fermo è avvenuto grazie alla prontezza di un’anziana vittima che ha avvertito per tempo le autorità
da una grave malattia o incorso in un incidente della circolazione. Facendo leva sullo scarso tempo a disposizione (poche ore vista la paventata serietà della situazione), mettono pressione sulla vittima e la spronano a immediatamente consegnare il denaro a disposizione o gli averi custoditi in casa. Le autorità segnalano infine che negli ultimi giorni è stato registrato un nuovo incremento di questo genere di raggiro. Ulteriori informazioni e consigli sono disponibili su www4.ti.ch/di/polnew/prevenzione/truffe/tr uffe-telefoniche.
Li ricordiamo: interrompere subito la telefonata, avvisare la polizia al 117 o al 112 mettetendo a disposizione tutte le prove in vostro possesso, non consegnare mai denaro o oggetti di valore a estranei e, infine, non dare mai l’accesso al vostro computer ad estranei.