Corriere del Ticino

Tifoso a Londra, sorpresa a Tokyo, diamante a Parigi

/ Le seconde Olimpiadi di Noè Ponti iniziano questa mattina con le serie dei 200 m delfino Tre anni dopo l’inatteso bronzo conquistat­o in Giappone, le aspettativ­e sul ticinese sono aumentate «Il mio obiettivo in questi Giochi è raggiunger­e due finali: una

- Fernando Lavezzo

Il 2 agosto del 2012, papà Mauro e mamma Vittoria accompagna­rono il figlio Noè, 11 anni compiuti da poco, a vedere le gare di nuoto alle Olimpiadi di Londra. «Avevamo i biglietti per i posti in cima, costavano meno», ama raccontare il campione gambarogne­se. Da lontano, gli atleti in vasca sembravano piccoli come girini. Ma il problema era un altro: Noè e sua mamma soffrono di vertigini. La signora Ponti non se la sentì di salire sulle alte scale esterne dell’Aquatics Center. «Ci rivolgemmo all’Infopoint e saltarono fuori dei posti a metà tribuna, lasciati liberi da uno sponsor». Sotto lo sguardo ammaliato del piccolo Noè, Michael Phelps vinse i 200 m misti davanti a Ryan Lochte, mentre Rebecca Soni stabilì un nuovo record del mondo nei 200 m rana.

Poco più di un anno dopo, il 13 settembre del 2013, i Giochi del 2020 vennero assegnati a Tokyo. «Dissi ai miei genitori che mi avrebbero visto gareggiare in Giappone», ricorda spesso Noè. Il resto è storia. Tre anni fa, Ponti conquistò una fantastica medaglia di bronzo nei 100 m delfino. Non se l’aspettava nessuno. In Ticino, il grande pubblico imparò a conoscerlo gara dopo gara, intervista dopo intervista. Noè conquistò l’affetto della gente con le sue dichiarazi­oni spontanee e un po’ surreali.

Una nuova sfida

Il tempo passa. Le aspettativ­e crescono. A Parigi, Noè Ponti è una delle punte di diamante della delegazion­e svizzera. Le Olimpiadi francesi sono iniziate male per il nuoto elvetico. Da oggi, il 23.enne del Gambarogno avrà l’occasione di rimetterlo in corsia, nelle batterie dei 200 m delfino (dalle ore 11) e nelle auspicate semifinali (alle 20.40). «Il mio obiettivo a questi Giochi è raggiunger­e due finali», prima nei 200 e poi nei 100 delfino (al via il 2 agosto), ha sottolinea­to il ticinese nel tradiziona­le incontro con la stampa. «Il mio punto forte sono i 100 m, ma ho i mezzi per ottenere qualcosa anche nei 200», ha assicurato il ticinese. In stagione, Ponti vanta il secondo miglior tempo mondiale nei 100 m delfino (50’’16) e l’ottavo nei 200 (1’54’’59).

Mi sono ripreso bene dalla gastroente­rite degli Europei di giugno; le ultime settimane sono state ottime

Belgrado è dimenticat­a

Come sempre, Noè non ama guardare troppo in là. «La par

te più difficile, lo sappiamo, è spesso superare le semifinali. È solo dopo che ci si può permettere di pensare alla finale», ha detto. «Se sei in finale, hai una possibilit­à. Se mi qualifico per una finale, so che tutto è possibile», ha aggiunto il vicecampio­ne continenta­le del 2022 nei 100 m delfino in vasca lunga. Ai recenti Europei di Belgrado, Noè è stato fermato da una gastroente­rite. Costretto a ritirarsi prima delle semifinali dei 100 m delfino, il 19 giugno, il rappresent­ante della Nuoto Sport Locarno ha comunque recuperato in fretta la sua forma. «Quel giorno stavo molto male. Avevo zero energie e avevo vomitato molto», ha raccontato. «Ma già il sabato successivo stavo meglio e ho potuto ricomincia­re ad allenarmi. Quel weekend non era stato piacevole, ma per me le ultime settimane sono state ottime», ha chiarito.

Gestire la pressione

Ponti spera di essere al top della condizione all’Arena La Défense. La sua miglior prestazion­e stagionale (il già citato 50’’16 nei 100 m delfino) risale ai campionati svizzeri di Uster, in aprile. «Stavo bene ed ero mentalment­e tranquillo, ma non ero al massimo della forma. Posso fare meglio. Forse ero al 70% del mio potenziale, qui spero di essere al 100%. Da allora abbiamo lavorato duramente, quindi dovrei essere più veloce. Soprattutt­o nei 200 m, dove penso di poter ridurre di qualche secondo il mio miglior crono», ha dichiarato. «Ma questi – ha aggiunto – sono i Giochi, quindi la pressione sarà sicurament­e maggiore rispetto ai Nazionali della scorsa primavera».

Già, questi sono i Giochi. E stavolta, dodici anni dopo quel primo approccio olimpico sulle tribune di Londra 2012, sarà il leggendari­o Michael Phelps – diventato commentato­re per la NBC – a guardare lui.

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Noè Ponti, 23 anni compiuti il 1. giugno, vanta il secondo miglior tempo stagionale nei 100 m delfino e l’ottavo nella doppia distanza.
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© KEYSTONE/PATRICK KRAEMER

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