UNA CANZONE E UNA DANZA
Saper creare efficacemente musica è una capacità molto simile al saper parlare fluentemente una lingua. Imbracciare per i primi mesi un nuovo strumento musicale e biascicare le prime parole di una nuova lingua ci può far sentire allo stesso modo: intrappolati, inabili a riprodurre attraverso questo nuovo codice ciò che vorremmo comunicare. Col tempo, però, saremo in grado di padroneggiare la suddetta lingua, così come il nuovo strumento: troveremo il giusto abbinamento di parole per veicolare al meglio il nostro pensiero, e suoneremo la giusta melodia in grado di incanalare le sensazioni che vorremmo trasmettere. A Song, l’ultimo singolo di Andrea Bignasca, viene pubblicato assieme ad altri due brani, diffusi sempre in forma di singolo: In a City by the Water e Undo me. Entrambi, sempre pubblicati quest’anno, forniscono all’ascoltatore insieme ad A Song un ottimo assaggio del venturo album, Stranger, la cui pubblicazione è prevista per ottobre 2024.
Questo ultimo singolo si sposa con gioiosa energia ai suoi due predecessori più tiepidi. Se In a City by the Water e Undo Me si pongono in maniera più pacata e riflessiva nei confronti di questo mix complesso di timore e sollievo, A Song, senza mezzi termini, si staglia con grinta nel comunicare che il timore è stato affrontato e che una rinnovata consapevolezza è stata trovata anche attraverso la musica. Per enfatizzare questo senso di liberazione, il brano, viene proposto insieme a un video nel quale il cantante si diletta in sentiti passi di danza insieme alla sua chitarra elettrica, mentre è immerso in un suggestivo paesaggio rurale.
Andrea Bignasca, attraverso una formula tanto semplice quanto universale, con solo questi tre brani, riesce a trasportarci in un luogo intimo e accogliente, dove a modellare i suoni cir
costanti saranno la voce e la chitarra dal cantante che, con l’evolversi della canzone, si uniranno al basso e alla batteria con una spolverata di organo e pianoforte. La chiarezza cristallina di questa alchimia ci permette di vagare con la mente, fare pace con le nostre paure, e ballare, un po’ per esorcizzare le insicurezze
e un po’ per goderci un momento di intima libertà. Sebbene dovremo attendere ancora qualche mese per ascoltare Stranger nella sua interezza,questi tre brani sapranno accompagnare le migliori serate, solitarie o meno, di questa estate, infondendole di una serena meditazione.