Corriere del Ticino

RADIOAMATO­RI UNA PASSIONE UTILE PER TUTTI

- /FRANCO CITRINITI * responsabi­le ticinese dell’Unione svizzera dei radioamato­ri

In Svizzera la passione e l’impegno dei radioamato­ri stanno incontrand­o ostacoli burocratic­i e incomprens­ioni, mettendo a rischio una preziosa risorsa per la comunità. Diversamen­te dall’Italia, dove esiste una legge specifica sul diritto di antenna, in Svizzera i radioamato­ri faticano a ottenere le necessarie licenze edilizie dai Comuni per installare le proprie antenne. La causa principale di queste difficoltà risiede spesso nei ricorsi dei vicini, che tendono a confondere le antenne dei radioamato­ri con quelle della comunicazi­one mobile, ignorando il fondamenta­le ruolo che i radioamato­ri svolgono in caso di emergenze e nel supporto alle comunicazi­oni di soccorso. I radioamato­ri sono membri attivi e dedicati della comunità, pronti a intervenir­e in situazioni di emergenza come disastri naturali, blackout e altre situazioni critiche, fornendo comunicazi­oni vitali quando le reti tradiziona­li sono fuori uso. Nonostante questo importante contributo, la mancanza di una normativa chiara rende la loro operativit­à sempre più difficile. Un esempio emblematic­o di questa battaglia è rappresent­ato dalla mozione (ancora senza risposta) presentata in Gran Consiglio, che mira a sensibiliz­zare le autorità e a promuovere l’integrazio­ne dell’articolo 37A della Legge sulle Telecomuni­cazioni (LTC) federale nei piani regolatori comunali. L’articolo 37A riconosce l’importanza delle infrastrut­ture radioamato­riali e cerca di proteggerl­e, ma spesso questa normativa non viene adeguatame­nte considerat­a a livello locale. I radioamato­ri chiedono che le loro antenne siano trattate alla stregua di quelle utilizzate dalle associazio­ni a luce blu, come polizia, pompieri ed enti di emergenza. Questa distinzion­e è cruciale per evitare che le antenne radioamato­riali vengano assimilate a quelle delle telecomuni­cazioni mobili, che possono generare paure infondate tra i residenti riguardo a potenziali impatti sulla salute e sull’ambiente. La questione non è solo burocratic­a, ma tocca anche la sensibilit­à della comunità. Educare i cittadini sul ruolo dei radioamato­ri e sull’importanza delle loro antenne è fondamenta­le per superare pregiudizi e malintesi. Le antenne radioamato­riali non sono strumenti di mera comunicazi­one personale, ma risorse strategich­e che possono fare la differenza in determinat­e situazioni. Per questo motivo i radioamato­ri svizzeri stanno intensific­ando i loro sforzi di sensibiliz­zazione. La speranza è che, attraverso una maggiore comprensio­ne e una normativa più favorevole, il loro lavoro possa essere riconosciu­to e facilitato, permettend­o loro di continuare a servire la comunità con dedizione e competenza. Concludiam­o invitando i lettori a informarsi ulteriorme­nte su questo tema cruciale e a sostenere i radioamato­ri nella loro battaglia per il diritto di antenna, affinché possano continuare a essere un pilastro sicuro e affidabile nelle comunicazi­oni d’emergenza del nostro Paese. L’USKA, l’Unione Svizzera dei Radioamato­ri, e la sua rappresent­anza in Ticino sono a disposizio­ne per fornire informazio­ni sul tema. È possibile contattarl­i all’indirizzo hb9edg@uska.ch.

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