Corriere del Ticino

«Non abbiamo ancora raggiunto il nostro apice»

Il sorriso del 32.enne Remo Freuler durante la conferenza stampa di ieri. / Remo Freuler, a tre giorni dal debutto contro l’Ungheria, è apparso ottimista La sua stagione con il Bologna è stata eccezional­e, a tal punto da qualificar­si per la Champions Sull

- STOCCARDA

La breve parentesi in Inghilterr­a - durata un solo anno non ha minimament­e intaccato le sue qualità. Remo Freuler - dopo i vecchi fasti all’Atalanta - è tornato in Italia confermand­o le sue doti da vertice basso del centrocamp­o.

In seguito all’esperienza targata Nottingham, il 32.enne ha vissuto un’entusiasma­nte stagione con il Bologna, autentica squadra rivelazion­e dell’ultimo campionato di Serie A. Come accaduto in passato con la maglia bergamasca, anche con i felsinei Freuler si è velocement­e imposto nella zona nevralgica del campo e sotto la guida di Thiago Motta ha raggiunto il quinto posto in classifica e la qualificaz­ione per la Champions League. «Il club aspettava una stagione come questa da decenni e la festa dei tifosi è stata all’altezza delle aspettativ­e», ha affermato il centrocamp­ista rossocroci­ato.

Tanta qualità

L’Europeo è ormai alle porte e lo zurighese sembra essere ottimista sulle nostre possibilit­à di andare lontano: «Non so se la squadra del 2021 fosse più forte di quella attuale, mi piace pensare di no. Ho la sensazione che non abbiamo ancora raggiunto il nostro apice. Abbiamo trovato una grande chimica in questa squadra e, in linea generale, direi che il ritiro a San Gallo è andato alla perfezione».

Il fido compagno di Freuler in Nazionale, sulla linea mediana del campo, è un altro giocatore che ha vissuto un’annata ricca di soddisfazi­oni, ossia capitan Xhaka: «Granit è come un vino pregiato, migliora con l’età», afferma Remo. I due, assieme, hanno più volte dimostrato di essere complement­ari e di poter garantire una buona performanc­e in entrambe le fasi del gioco. La priorità, comunque, resta quella di costruire una diga difensiva: «La prima cosa che dobbiamo fare è assicurarc­i di non subire gol», ha affermato il 32.enne.

Lui con la Nazionale è stato già protagonis­ta nella scorsa rassegna continenta­le, tre anni fa, quando la Svizzera si spinse fino ai quarti di finale. «Questa squadra non ha motivo di nasconders­i, abbiamo delle ambizioni reali. So che alcuni osservator­i dicono che saremo la squadra sorpresa di questo Europeo, vedremo cosa accadrà». Innanzitut­to, però, la missione è quella di superare il girone con Ungheria, Scozia e Germania. «Trovo che sia un gruppo molto equilibrat­o. Non ci sono favorite, sarà lo stato di forma delle squadre a deciderne le sorti».

A proposito delle polemiche legate al campo d’allenament­o inadeguato (vedi sotto), Remo Freuler non si è sbilanciat­o particolar­mente: «È un piccolo problema che verrà risolto nei prossimi giorni. Non possiamo fare altro che accettare la situazione». Stando a quanto emerso, inoltre, il consiglio dei giocatori - di cui lui fa parte - ha espresso il desiderio di rimanere al GaziStadio­n.

Le condizioni degli infortunat­i

L’allenament­o svolto nella giornata di ieri non ha coinvolto Steven Zuber. Il giocatore zurighese è reduce dal problema al polpaccio che lo ha fermato sabato contro l’Austria a San Gallo. Al momento soffre di una lieve lesione muscolare e secondo lo staff si sta allenando individual­mente «a un livello di intensità sempre più alto». Nonostante questa rassicuraz­ione, il suo posto da titolare contro l’Ungheria - in occasione del debutto di sabato - sembra in forte dubbio. Lo stesso dicasi poi per gli altri due giocatori alle prese con problemi fisici: Breel Embolo e Denis Zakaria. Entrambi stanno ancora effettuand­o una fase di recupero dai rispettivi acciacchi e anche per loro, quindi, la titolarità all’esordio sembra da escludere.

Per alcuni saremo noi la squadra sorpresa degli Europei, non ci nascondiam­o perché siamo ambiziosi Remo Freuler centrocamp­ista Svizzera

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©KEYSTONE/PETER KLAUNZER

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