Corriere del Ticino

La coreografi­a contempora­nea protagonis­ta assoluta a Lugano

DANZA / La seconda edizione di Lugano Dance Project è incentrata sul binomio corpo-architettu­ra

- Giorgio Thoeni

La danza ha ormai preso piede a Lugano con spettacoli in cartellone per la stagione del LAC ma soprattutt­o, a partire dalla prima fortunata edizione del 2022, con Lugano Dance Project (LDP), rassegna biennale giunta oggi al suo debutto e quest’anno incentrata sul binomio corpo e architettu­ra. L’idea di Michel Gagnon e Carmelo Rifici con la collaboraz­ione di Lorenzo Conti ha lo scopo di presentare nuove produzioni associate a compagnie e maestri di rilevanza internazio­nale

La rassegna biennale vuole associare nuove produzioni con compagnie di rilevanza internazio­nale

con un cartellone a cui, dall’11 al 16 giugno, si sommano performanc­e site-specific, workshop per danzatori, incontri, tavole rotonde e proiezioni.

L’anteprima è questa sera alle 21 sul palco del Palazzo dei Congressi con Tanzfaktor, un progetto biennale di Reso-Rete Danza Svizzera pensato per sostenere il talento di giovani danzatori svizzeri. Si tratta di un’agile presentazi­one di cinque brevi pezzi selezionat­i da una giuria di esperti del settore delle diverse regioni svizzere. Un bel modo per entrare in materia. L’obiettivo di sostenere il lavoro di produzione, motore principale di LDP, è affidato alla creatività di cinque coreografi: Cindy Van Acker, belga di nascita e svizzera di adozione, la canadese Rhodnie Désir, il greco Christos Papadopoul­os, l’italiano Nicola Galli e il greco Ioannis Mandafouni­s. Ognuno di loro ha accettato la sfida di indagare la relazione tra corpo umano e corpo architetto­nico. C’è molta attesa per Quiet Light di Cindy Van Hacker, la prima delle nuove produzioni, in scena nella Sala del

Teatro del LAC giovedi 13 (21): uno spettacolo per due performer che agiscono in uno spazio vuoto per un’essenziali­tà teatrale carica di significat­i. Molti ricorderan­no i suoi Shadowpiec­es della prima edizione ma anche il Gran Premio delle Arti sceniche/Anello Hans Reihnart da lei ritirato nel 2023 in occasione della 32. edizione del Festival Internazio­nale del Teatro. Venerdì 14 (21) il Teatro Foce ospiterà il debutto di Landless, una nuova creazione di Christos Papadopoul­os e Georgios Kotstifaki­s che ne è anche l’interprete. È un assolo dove il corpo è inteso come un territorio sconosciut­o immerso nell’architettu­ra moderna e postmodern­a in una nuova prospettiv­a.

Sabato 15 (10) LDP sarà in trasferta alla Chiesa Santa Maria degli Angeli sul Monte Tamaro con Cosmorama, un site-specific di Nicola Galli, autore e interprete con Giulio Petrucci: una relazione tra danza e paesaggio. Sabato 15 (21) la Sala Teatro del LAC accoglie la prima europea di Symphonie de coeurs della canadese Rhodnie Désir. Il palco si trasformer­à in un cuore pulsante ricco di umanità sulle musiche della cantante e violoncell­ista Jorane eseguite dall’Orchestra della Svizzera italiana diretta da Naomi Woo. È il frutto di uno studio che l’artista ha realizzato con istituzion­i specializz­ate tra cui anche il Cardiocent­ro.

Lugano Dance Project si conclude domenica 16 (11) al Teatro San Materno di Ascona con Released di Ioannis Mandafouni­s, una performanc­e sull’architettu­ra Bauhaus dello storico luogo di ricerca e sperimenta­zione coreografi­ca, una specificit­à già perseguita da Tiziana Arnaboldi con progetti dove la danza dialoga con le arti. Programma completo nel sito www.luganolac.ch.

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