Corriere del Ticino

Doveva esserci il «gemello», oggi c’è ancora l’autorimess­a

/ Due anni fa, stando alle intenzioni, avrebbe dovuto essere demolita la vecchia sede di Autopostal­e per far spazio a un edificio simile (e potenzialm­ente connesso) al campus SUPSI – Il progetto, però, fatica a decollare

- Stefano Lippmann

La vegetazion­e presente – quella non curata che cresce tra le crepe del piazzale asfaltato – non lascia molto spazio ai dubbi: l’edificio non è evidenteme­nte molto frequentat­o. Stiamo parlando dell’edificio che, sino a qualche anno fa, ospitava l’autorimess­a e la sede di Autopostal­e del Mendrisiot­to. Un immobile che si affaccia sulla rinnovata stazione ferroviari­a di Mendrisio e che, soprattutt­o, trova spazio proprio a fianco del Campus SUPSI. Il destino dell’ex autorimess­a, va detto, è segnato da tempo: sarà demolito. O meglio: stando alle intenzioni doveva già essere sostanzial­mente raso al suolo. Nel dicembre del 2020 scrivevamo su queste colonne – citando l’architetto incaricato del progetto – che la sede di Autopostal­e sarebbe stata demolita nell’autunno del 2021, al più tardi all’inizio del 2022. A distanza di due anni e mezzo, però, l’edificio è ancora ben presente.

Interessan­te, ma...

Le ruspe sarebbero dovute intervenir­e per creare lo spazio affinché si sviluppass­e un nuovo progetto immobiliar­e (ma non solo): in quell’area sarebbe infatti dovuto sorgere lo «stabile gemello» di quello della SUPSI. Nella domanda di costruzion­e presentata nel 2017 – la quale ha pure ottenuto la licenza edilizia – si leggeva che l’investimen­to stimato era di 30 milioni di franchi e che sarebbe stato costruito un edificio di sei piani con contenuti misti. L’occupazion­e? Piccoli commerci legati all’offerta del campus, ma anche alloggi per studenti e uffici. Con la possibilit­à, in aggiunta, di realizzare aule scolastich­e per un eventuale ampliament­o della stessa SUPSI o per ospitare un’altra scuola. Come visto, però, il progetto non è ancora decollato e, allo stato attuale, non siamo ancora riusciti ad avere un contatto con lo studio

di architettu­ra ginevrino che si è occupato della progettazi­one. Abbiamo quindi chiesto alla SUPSI se ci siano aggiorname­nti. E di novità, quantomeno a breve termine, non ce ne sono. «Considerat­i gli sviluppi di medio-lungo periodo e in funzione dell’evoluzione dell’attività

del Dipartimen­to ambiente, costruzion­i e design, l’ipotesi d’insediarsi nel futuro stabile gemello del Campus SUPSI di Mendrisio risulta ovviamente interessan­te – ci risponde il responsabi­le dell’ufficio stampa – Tuttavia, al momento non siamo in grado di affermare con certezza se vi sarà o meno un interesse nell’occupare una parte dell’edificio. Nei prossimi mesi la SUPSI definirà una strategia logistica di lungo periodo, con un orizzonte indicativo al 2035. Le riflession­i riguardera­nno verosimilm­ente anche lo stabile gemello di Mendrisio».

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©CDT/PUTZU Quando si dice: «la natura si riappropri­a dei suoi spazi».

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