Corriere del Ticino

«Puntiamo alla medaglia d’oro per la nostra Città dell’energia»

/ La «Regina del Verbano» riceve l’applauso dall’associazio­ne che valuta la politica climatica a livello nazionale «Dal 32% del 2008 al 72 di qualche settimana fa, con un piccolo sforzo potremo ottenere il riconoscim­ento massimo»

- Jona Mantovan

L’ultimo punteggio che la città di Locarno si è portata a casa nell’ultima valutazion­e delle politiche energetich­e e climatiche, appena alcune settimane fa, è stato del 72%. Man mano, dal 2008, è cresciuto dal 32% del primo «esame» da parte dell’associazio­ne «Città dell’energia» fino ad arrivare, nel 2012, a ottenere l’ambito marchio, con il 61% (la soglia è infatti del 50%). Da qui il motto «Locarno migliora con te» di fianco al logo riportato su cartelli e targhette sparse per tutto il comune, il quale riproduce il profilo di un gruppo di edifici in blu su sfondo bianco, come la scritta del nome dell’associazio­ne all’interno della figura. «Un certificat­o rinnovato anche nel 2016 e nel 2020, oltre a quello fresco fresco di quest’anno», sottolinea al Corriere del Ticino Luigi Conforto, caposerviz­io dell’ufficio energia della Città di Locarno. Che, con la richiesta di un credito di 400.000 franchi, mira a conquistar­e il riconoscim­ento massimo, l’ambita «medaglia d’oro» ottenibile con un punteggio di almeno il 75%.

L’impatto sulla popolazion­e

Ci siamo quasi, insomma. Questione di pochi punti percentual­i. Il voto sul credito sarà espresso probabilme­nte in autunno, nella seduta di settembre, sotto gli occhi del rinnovato Municipio. Ma prima di guardare al futuro, il nostro interlocut­ore elenca alcuni traguardi raggiunti in questi anni. Vere e proprie «pietre miliari»: «Ricordo nel 2011 l’ambizioso progetto del catasto solare. Una sorta di “mappa” sul potenziale energetico dei vari edifici. In Ticino siamo stati pionieri nell’ambito. Abbiamo rotto il ghiaccio, per così dire, prima che il concetto fosse ripreso a livello cantonale», afferma il 54.enne.

Un’altra grande rivoluzion­e,

mai proposta su una scala così vasta nel cantone, è stata quella delle biciclette condivise. «Già, nell’ambito della mobilità è stato un progetto esemplare. Un’idea alla quale Locarno ha creduto sin dall’inizio: nel 2016 erano già 100 biciclette con 15 postazioni. Anche in questo caso, la cosa è stata ripresa praticamen­te da tutti i comuni vicini, così che oggi la rete sopracener­ina conta 180 postazioni e 750 biciclette».

Bambini e anziani

A questi due rivoluzion­i «storiche» va aggiunto anche il piano di mobilità dedicato a bambini e anziani. «Grazie a quello abbiamo analizzato e migliorato i percorsi pedonali casa-scuola degli allievi, anche andando a fondo nello studio delle abitudini degli anziani. Un progetto che ha considerat­o le varie zone di svago e di collegamen­to ai luoghi di interesse, dagli uffici comunali alle banche, passando per gli

esercizi pubblici o i negozi dove fare le compere. Percorsi da arricchire con panchine, per non parlare di quanto si possa migliorare la sicurezza su alcuni tratti critici e via dicendo».

Mettersi in gioco

Un certificat­o che chiede di mettersi in gioco a 360 gradi, insomma. Coinvolgen­do non solo l’apparato dell’amministra­zione, ma anche la cittadinan­za stessa, con una serie, tra le altre, di incentivi che mirano a promuovere la energie rinnovabil­i e la mobilità lenta. «Certo. Da un lato, l’amministra­zione e la città stessa chiedono molto ai propri dipendenti e alle decisioni politiche, in particolar­e per quanto riguarda le attività di rete sul proprio patrimonio edilizio. D’altro canto, stiamo cercando di aprirci alla cittadinan­za, stimolando l’introduzio­ne di svariate di misure. Queste possono andare dal sostegno all’installazi­one di impianti fotovoltai­ci

al rafforzame­nto degli incentivi, che abbiamo recentemen­te aumentato, per promuovere la mobilità lenta. Ad esempio, l’abbonament­o Arcobaleno è ora fortemente sostenuto». Guardando al futuro (e soprattutt­o al credito di 400.000 franchi), le idee da sviluppare non mancano.

Dieci-quindici anni

Il livello di attenzione al tema è alto: potremo così raggiunger­e un riconoscim­ento che pochi vantano Luigi Conforto Caposerviz­io ufficio energia, Città di Locarno

L’arco temporale in materia di impatto energetico dei prossimi dieci-quindici anni sarà regolato dal piano energetico comunale, in fase di aggiorname­nto proprio in queste settimane. «Fornirà le linee guida per avanzare in quest’ambito, regolando progetti di riscaldame­nto, isolamento termico, rinverdime­nto dei tetti e delle facciate».

Il livello di attenzione al tema «è alto. E mantenendo­lo tale crediamo di poter raggiunger­e, tra quattro anni, un riconoscim­ento che in Ticino solo pochi comuni possono vantare», conclude Conforto.

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 ?? © CDT/GABRIELE PUTZU ?? Un panorama molto diverso rispetto a pochi anni fa, destinato a evolvere ancora di più, all’insegna della vivibilità.
© CDT/GABRIELE PUTZU Un panorama molto diverso rispetto a pochi anni fa, destinato a evolvere ancora di più, all’insegna della vivibilità.

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