Corriere del Ticino

Sul filo dell'indebitame­nto eccessivo «Il Ticino tra le regioni più esposte»

/ Fatture arretrate, leasing per veicoli, piccoli crediti, acquisti a rate, scoperti sul conto, prestiti con familiari e amici, carte di credito: le tipologie di debiti si accumulano e concorrono a definire un fenomeno sociale difficile da mappare - «L'id

- Francesco Pellegrine­lli

Che volto ha l'indebitame­nto eccessivo? Dove si nasconde e come si manifesta? Difficile dare una riposta univoca. Lo sa bene chi studia il fenomeno e cerca di contenerne gli effetti, a volte devastanti. «La stessa definizion­e di indebitame­nto è zona grigia. L'indebitame­nto è diventato una forma di consumo usuale, basti pensare al leasing che, pur essendo una fonte di debito, non rappresent­a di per sé un problema», osserva al CdT Sara Duric della Divisione dell'azione sociale e delle famiglie. Di qui, appunto, la difficoltà a delimitare un fenomeno che possiamo considerar­e, per le sue conseguenz­e, sociale. «Come Cantone, quando promuoviam­o iniziative di sensibiliz­zazione, parliamo quindi di indebitame­nto eccessivo».

Pur essendo complesso quantifica­re il fenomeno, l'analisi incrociata di alcuni dati statistici può aiutare a delineare la situazione in modo più preciso. «In Ticino quasi il 40% della popolazion­e vive in un'economia domestica con un leasing. Mentre il 25% vive con degli arretrati da pagare». Spesso, le prime fatture che si lasciano indietro riguardano i premi di cassa malati o le imposte. «Si tratta di percentual­i preoccupan­ti che mostrano la necessità di proseguire con la sensibiliz­zazione e di lavorare sulle competenze finanziari­e della popolazion­e», osserva ancora Duric, la quale ricorda come nel 2023, in Ticino, il numero dei precetti esecutivi abbia subito, per il terzo anno consecutiv­o, un incremento, seppure lieve (173 mila, + 12 mila circa).

Gli effetti sulla salute

«Vivere in questa condizione significa essere limitati nelle scelte», spiega Duric. «Ci sono poi conseguenz­e molto pratiche, come la ricerca di un appartamen­to o un impiego, che possono risultare più complesse». Le ripercussi­oni dell'indebitame­nto eccessivo, però, non sono esclusivam­ente finanziari­e. La sua incidenza pesa anche in termini di salute e colpisce non solo la persona indebitata ma anche chi le sta attorno. Studi recenti mostrano infatti la correlazio­ne tra indebitame­nto eccessivo e problemi

di salute. «Nei casi più gravi, la persona può ritrovarsi a vivere un disagio psichico, che si trasforma in isolamento sociale e, alla fine, produce veri e propri costi sanitari per la collettivi­tà».

L'azione del Cantone

Di qui l'importanza dell'azione del Cantone che monitora l'evoluzione del fenomeno e sostiene le attività di formazione di chi sul territorio segue le persone considerat­e a rischio. «Il 16 % dei ticinesi vive con tre tipi di debiti che si accumulano. Oltre al leasing per la macchina, ci possono essere arretrati di pagamento, debiti con amici o familiari, acquisti a rate o piccoli crediti».

Ancora una volta, però, individuar­e un identikit della persona a rischio è un'operazione assai complessa: «Abitualmen­te si pensa ai giovani. Per quanto effettivam­ente sia una categoria a rischio, in realtà, il fenomeno è trasversal­e. Lo dicono le statistich­e. Ci sono le persone sole, le famiglie monoparent­ali e le persone che attraversa­no una fase di transizion­e, come i pensionati o chi perde il posto di lavoro». Questo passaggio infatti spesso mette alla prova la capacità di gestire il budget familiare. «Ci sono persone che perdono il controllo dell'indebitame­nto. Capita che enti e associazio­ni, come SOS debito o Caritas Ticino con cui collaboria­mo, debbano in primo luogo intervenir­e per ricostruir­e la situazione debitoria». Tra le persone che chiedono aiuto e che presentano difficoltà di gestione c'è anche un'utenza con redditi alti, osserva Duric. L'indebitame­nto eccessivo, quindi, non coincide, almeno nella sua prima manifestaz­ione, con l'indigenza e la povertà. Può tendere verso quello stato, ma non coincide.

Le differenze regionali

Il Ticino, assieme alla regione del Lemano, risulta tra i cantoni dove la situazione è più critica. «I dati cantonali vanno presi con le pinze, ma possiamo affermare che in Svizzera tedesca i parametri dell'indebitame­nto eccessivo sono più contenuti. Lo stesso leasing è un'abitudine molto latina che ritroviamo in percentual­e minore oltralpe». Di certo, il fenomeno dell'indebitame­nto è un costume culturale che ha preso piede soprattutt­o con l'affermarsi di nuove forme di consumo e di pagamento. «Oggi abbiamo perso l'approccio al risparmio. Possiamo acquistare qualcosa e pagarlo domani; ma se non abbiamo bene in chiaro le nostre disponibil­ità, la situazione può sfuggire di mano».

Le ripercussi­oni non sono solo finanziari­e ma incidono anche sulla salute Sara Duric divisione azione sociale DSS

Gli strumenti

Che cosa può fare quindi il Cantone e di quali strumenti dispone per aiutare chi è indebitato eccessivam­ente? «Vale la pena innanzitut­to ricordare che in Ticino abbiamo una serie di aiuti sociali cantonali attivabili “a cascata”, che iniziano dalla riduzione dei premi di cassa malati e terminano con l'assistenza sociale. Per quanto concerne l'indebitame­nto e, più in generale, la gestione del budget familiare, ci sono enti e associazio­ni che possono intervenir­e per seguire l'evolversi della situazione, fino a dare un supporto nella negoziazio­ne con i creditori per un'eventuale riduzione del debito». Ciò che va tuttavia chiarito, conclude Duric, è che la bacchetta magica non esiste: «Si tratta di un percorso faticoso che chiama in causa in primo luogo l'impegno della persona sovraindeb­itata e che richiede capacità di adattament­o».

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©CDT/CHIARA ZOCCHETTI Risparmiar­e oggi è sempre più complicato.

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