Anche a Tenero scelti i dicasteri e il sindaco non è più della Lega
/ Graziano Crugnola, del PLR, prende il timone del comune locarnese
Giovedì pomeriggio il Municipio di Tenero-Contra ha giurato fedeltà nella preziosa cornice di Villa Jelmini di fronte alla giudice di pace, Paola Merlini, e al supplente, Sandro Lanini. Il comune locarnese (di oltre 3.200 abitanti) si è visto cambiare anche il «colore» del sindaco: l'ex Marco Radaelli (Lega-UDC) aveva infatti scelto di non ricandidarsi e il più votato è stato così Graziano Crugnola, del PLR (con 781 voti). Il comune torna così del «partitone» (tre seggi, più due a Sinistra e Verdi e due a LegaUDC). Il predecessore del leghista, Paolo Galliciotti-e sempre del PLR appunto-, reggeva il timone dal 2005 ma aveva poi dato le dimissioni dopo 12 anni da sindaco, nel 2017.
Riavvolgendo il nastro del tempo al 2024, ecco quindi partire quell'attesa formale fino a questa sera alle 18, quando
la proposta di Graziano Crugnola diventerà definitiva, dato che-si legge nella nota diramata dalla segreteria comunale-, è l'unico nome pervenuto per l'elezione del Sindaco.
Le prime pendenze...
Nella seduta costitutiva, avvenuta dopo il momento solenne, i sette hanno iniziato ad affrontare i primi nodi del Municipio:
a partire dal vicesindaco. Il ruolo è stato attribuito al municipale uscente Renato Galliciotti. Ma non è tutto. Anche i dicasteri sono stati ripartiti tra i sette dell'Esecutivo.
...e la divisione dei compiti
Ecco l'elenco: il sindaco, oltre all'Amministrazione generale, prende anche il dicastero Ambiente ed energia; il vicesindaco, Renato Galliciotti, prende il dicastero Turismo, Sport, tempo libero e cultura e il dicastero Pianificazione e sviluppo territoriale; a Simona Canevascini vanno Socialità, sanità e giovani e Trasporti e mobilità; a Tiziana Matasci, invece, Ordine pubblico e sicurezza.
Diego Pedrazzini prende Finanze ed economia, mentre a Simone Scettrini va Risorse idriche. Infine, a Marcello Storni il dicastero Edilizia privata e pubblica.
La poltrona più ambita era stata lasciata libera da Marco Radaelli, che aveva deciso di non ripresentarsi