Al Foce Auroro Borealo e il suo «elogio del brutto»
/ L'artista bresciano fa tappa questa sera a Lugano per il suo «Un cucciolo di anziano tour 2024» Uno spettacolo nel quale il pubblico potrà «saggiare» dal vivo la stralunata ironia che lo contraddistingue
Viviamo in un mondo circondato dal brutto, la bruttezza ha una sua dignità e una sua funzione sociale
Auroro Borealo - al secolo Francesco Roggero - è un personaggio molto particolare, ironico e sicuramente intelligente. Potrebbe essere definito l'ultimo rappresentante (in ordine temporale) di quel fecondo e irrinunciabile filone della muisca pop - italiana, ma non solo - che da Frank Zappa arriva fino ai giorni nostri passando per Elio e le Storie Tese, gli Skiantos e pochi altri che hanno saputo utilizzare l'ironia in modo - appunto - intelligente e soprattutto sempre dissacrante e poco incline a fare sconti a chicchessia per indicare le idiosincrasie della nostra società, le debolezze umane e le ipocrisie.
Un esempio lampante? Prestate orecchio al suo EP del 2022 intitolato EH, nel quale trovano spazio 5 canzoni della durata media di 35 secondi (per un totale di 3 minuti esatti per l'intero album), che rappresenta «il primo disco italiano pensato specificatamente per TikTok». E destinato a far riflettere su come viene fruita la musica oggi - ovvero, a 30 secondi alla volta. Per la serie: addio, pensiero complesso.
Oppure provate a dare un'occhiata alla pagina «Libri Brutti» su Instagram o «orrorea 33giri.com», o ai video su youtube chiamati «Literal video» e soprattutto il video «10 minuti di fettine panate»: tutte occasioni nelle quali Roggero, parallelamente alla sua musica «porta avanti da anni varie attività di ricerca e di divulgazione sul “diversamente bello”».
D'altronde, come lui stesso ha affermato «viviamo in un mondo circondato dal brutto, la bruttezza ha una sua dignità e una sua funzione sociale. C'è un sacco di brutto – che è quello su cui impernio i miei progetti – che ci racconta della nostra epoca molto più del bello. Non è un caso se molto spesso gli archeologi vanno a rovistare nella spazzatura per studiare le abitudini delle persone».
Musicalmente, Auroro Borealo comincia la sua attività in diversi gruppi musicali agli inizi degli anni 2000 - tra quali «Il Culo di Mario» (assieme ad Alessandro Mannucci), «Superamici dell'Ochetta Sbarazzina» e i «Da Rozzo Criù» - ma solo nel 2017 inizia la carriera da solista pubblicando con lo pseudonimo di Auroro Borealo il suo album di debutto Singoloni.
Questa sera l'artista bresciano sarà sul palco dello Studio Foce (alle 21.00) nella tappa Luganese del suo «Un cucciolo di anziano tour 2024» nel quale il performer, cantante e autore regalerà al pubblico presente tutta la sua eclettica ironia facendo felici, ne siamo certi, i suoi fan ticinesi.
Informazioni e prevendite su www.foce.ch e www.biglietteria.ch.