La grande sfida tra Van der Poel e Pogacar
/ L'olandese campione del mondo e lo sloveno sono i favoriti della 110. edizione della Liegi-Bastogne-Liegi Il percorso dovrebbe favorire l'atleta della UAE Team Emirates, ma «MVP» punta al terzo «monumento» stagionale
Tadej Pogacar e Mathieu Van der Poel si affrontano domani alla Liegi-Bastogne-Liegi. In assenza di Remco Evenepoel, il due volte vincitore uscente della Doyenne, lo sloveno parte favorito contro il campione del mondo olandese che, dopo i successi schiaccianti al Giro delle Fiandre e alla ParigiRoubaix, può diventare il primo dopo Eddy Merckx nel 1975 a vincere tre Monumenti in una sola stagione, ma trova un terreno di gioco meno favorevole alle sue qualità.
Vincendo la sua seconda Parigi-Roubaix,
Van der Poel è diventato, a 29 anni, l'unico corridore in attività ad aver vinto sei «Monumenti», il nome dato alle cinque grandi classiche secolari. Tuttavia, Pogacar, 25 anni, ha l'opportunità di pareggiare domenica vincendo per la seconda volta a Liegi, dopo il 2021.
La Doyenne premia generalmente i corridori da classifica generale, che devono essere in grado di affrontare un dislivello degno di una tappa di montagna del Tour de France (4.450 m) e una successione di salite a volte molto violente, come la
Redoute (1,6 km al 9,4%) e la Roche-aux-Faucons (1,3 km all'11%). Un percorso ideale per Pogacar, meno per il più pesante Van der Poel (75 kg), anche se si è classificato sesto alla Liegi del 2020 nella sua unica apparizione. Intoccabile sui pavé Monuments, Van der Poel non ha brillato all'Amstel. Si è trattato di un semplice calo o del primo segno di sovraffaticamento? La Doyenne darà la sua risposta, dato che l'olandese ha trascorso la settimana al caldo della Spagna, dove vive, allenandosi e sfuggendo all'attenzione dei media. Pogacar arriva con una dinamica molto diversa. Concentrato sul Giro di maggio, non ha più corso dopo il trionfo al Giro di Catalogna del 24 marzo. Anche lui ha pedalato al sole, condividendo le foto dei suoi allenamenti sotto il cielo azzurro della Riviera italiana. Pogacar e Van der Poel non hanno lo stesso profilo e non condividono una rivalità assoluta come quella che oppone lo sloveno a Jonas Vingegaard nel Tour o l'olandese a Wout Van Aert nelle classiche. Ma hanno già avuto modo di confrontarsi in diverse occasioni e, ogni volta, sono volate scintille. Alla Milano-Sanremo, dove Van der Poel ha saputo rispondere - e contrastare vittoriosamente nel 2023 - agli attacchi di Pogacar. E soprattutto al Giro delle Fiandre, dove Van der Poel vinse il loro duello nel 2022 prima che Pogacar si prendesse una brillante rivincita nel 2023 volando via nel Vecchio Quaremont.