Corriere del Ticino

Le tre sfide: demografia, territorio e finanze

/ Dopo la dichiarazi­one di fedeltà, per i municipali eletti è già tempo di mettersi al lavoro – Prima l'attribuzio­ne dei dicasteri, poi lo sviluppo di quanto contenuto nel documento «Strategie Mendrisio 2035» – Nessuna aggregazio­ne in vista, «sì» alle col

- Stefano Lippmann

Nemmeno il tempo di far asciugare l'inchiostro utilizzato per firmare la dichiarazi­one di fedeltà alla Costituzio­ne e alle leggi ed è già ora di (ri)mettersi al lavoro. A Mendrisio, infatti, ieri i municipali eletti e rieletti sono, di fatto, entrati nella nuova legislatur­a. Un quadrienni­o che, a livello di progettual­ità e di temi da affrontare, seguirà il solco già tracciato dal documento politico «Strategie Mendrisio 2035». A guidare l'Esecutivo – come sancito dalla popolazion­e alle urne – ci sarà ancora Samuele Cavadini. Al sindaco abbiamo chiesto quali siano i grandi temi che il Municipio – e di riflesso tutta l'amministra­zione cittadina e il Consiglio comunale – affrontera­nno da qui al 2028. Cavadini, innanzitut­to, ricorda tre macrotemi o macrosfide: «La prima è demografic­a – ci racconta –. Dovremo

dare risposte a una popolazion­e che invecchia tenendo presente che, allo stesso tempo, il tasso di natalità è basso». V'è poi la questione «territoria­le» ed, infine, quella relativa «alle finanze». Tre macrotemi, come detto, che trovano – in città – sviluppi puntuali: ovvero gli obiettivi di legislatur­a.

«Lo scorso triennio – ricorda il sindaco – ci siamo dotati di diversi strumenti strategici, uno su tutti – il già citato – `Strategie Mendrisio 2035'». Da questo contenitor­e, se così vogliamo definirlo, si sviluppano gli obiettivi «che verranno definiti dal Municipio». Cavadini, ad ogni modo, un'idea se l'è già fatta: «A mio modo di vedere dovremo concretizz­are diverse opere pubbliche, consideran­do anche quelle in parte già votate dal Consiglio comunale e quindi, di fatto, decise». Altro aspetto riguarda «la riforma dell'amministra­zione; deve continuare a definirsi e in essa è contenuta anche la strategia `Smartcity' che mira ad avere un'attenzione maggiore verso l'utenza e accrescere l'efficienza dei processi interni e esterni». Non va dimenticat­o, in tal senso, anche quello che viene chiamato marketing territoria­le: in sostanza – evidenzia Cavadini – «si tratta di mettere in atto un piano, affinare una strategia, per attirare in città nuovi cittadini e nuove aziende». Aspetto tutt'altro che secondario, infine, concerne il territorio. «Dopo l'approvazio­ne del Piano direttore comunale, ci sono ancora molti dossier legati alla pianificaz­ione che devono essere da un lato presentati e dall'altro conclusi». Un esempio? Il Comparto stazione. Ma, nel lungo elenco, vi sono anche «le diverse opere pubbliche progettate in tutti i quartieri di Mendrisio».

E poi, cambiando argomento, si dovrà «lavorare sulla creazione di un ente autonomo per le Aziende Industrial­i di Mendrisio» e, non da meno, «dar seguito all'impegno, peraltro già impostato, sulla conciliabi­lità famiglia-lavoro». Infine, l'importante «dossier anziani».

Aggregazio­ne? No, ma...

Se nel sud del Distretto uno dei temi cardine sarà quello dell'aggregazio­ne – lo ha ribadito il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni, ieri, dalle nostre colonne – a Mendrisio la questione assume tutt'altri colori. «La questione aggregazio­ne per noi non è un tavolo aperto» spiega il sindaco. C'è, però, un «ma»: «Dovremo ad ogni

modo continuare il lavoro intrapreso con le collaboraz­ioni regionali». Il riferiment­o è ad esempio all'Ente regionale dello sport, oppure a quello dei musei.

Questione dicasteri

E poi, infine, c'è il capitolo dicasteri. Un passo necessario, la loro attribuzio­ne, che si presenta sempre dopo la tornata elettorale. Alcuni membri dell'Esecutivo, in realtà, hanno già fatto intendere quale settore possa essere di loro gradimento. Il discorso verrà intavolato martedì prossimo durante la prima riunione del nuovo Municipio. Quel che è certo, vista anche la recente riorganizz­azione dei dicasteri, è che al sindaco spetterà quello delle Istituzion­i e risorse (che comprende anche le finanze). La neoeletta Nora Jardini Croci Torti (l'Alternativ­A) a mezzo stampa ha dichiarato che vorrebbe occuparsi di Socialità e Pari opportunit­à. Un dicastero, però, che comprende anche la delicata questione ECAM, l'Ente Case anziani del Mendrisiot­to. Infine, Massimo Cerutti: esonerato in corso di legislatur­a dalla conduzione delle AIM. Vorrà ancora occuparsen­e?

La nuova compagine municipale ha un solo volto nuovo: è quello di Nora Jardini Croci Torti (l'Alternativ­A)

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©TI-PRESS Da sinistra: Massimo Cerutti, Francesca Luisoni, Samuel Maffi, Samuele Cavadini, Daniele Caverzasio, Nora Jardini Croci Torti e Paolo Danielli.

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