V il mensile di critica videoludica
NATSU-MON: 20TH CENTURY SUMMER KID
Una piccola isola di tranquillità nell’oceano di affanni dell’età adulta
PRODOTTO
Spike Chunsoft, Chunsoft
SVILUPPO
Millennium Kitchen, TOYBOX Inc.
SISTEMI
NSW, PC
In un’epoca dominata dalla frenesia e dalla costante ricerca della produttività, Natsu-mon: 20th Century Summer Kid si presenta come un’oasi di pace, un invito a rallentare i ritmi e a riscoprire il piacere delle piccole cose. Questo affascinante life sim, sviluppato da Millennium Kitchen e Toybox, ci trasporta in un Giappone rurale degli anni ‘90, dove il tempo sembra scorrere più lentamente e la vita è scandita dai ritmi della natura. Del resto il suo autore, Kazuhiro “Kaz” Ayabe, dopo una doverosa gavetta da programmatore che gli è servita per farsi le ossa e realizzare alcuni titoli memorabili, come Psychic 5, nel 2000 ha dato il via a una serie analoga si Playstation battezzata Boku no Natsuyasumi (lett. Le Mie Vacanze Estive), di cui il qui presente Natsu-mon costituisce a tutti gli effetti un sequel spirituale.
Eternamente in vacanza
Il protagonista, Satoru, giovane rampollo di una famiglia di artisti circensi, si ritrova a trascorrere il tanto atteso congedo scolastico estivo nel tranquillo villaggio di Yomogi. Qui, libero da ogni impegno e responsabilità, può dedicarsi a una miriade di attività: esplorare la natura rigogliosa, pescare nelle acque cristalline del fiume, collezionare insetti, aiutare gli abitanti del borgo, o semplicemente rilassarsi all’ombra di un albero, in placida contemplazione del panorama. Uno degli aspetti più affascinanti di Natsu-mon è la vivacità del mondo in cui veniamo trasportati: ogni personaggio è dotato di una propria personalità e di una storia da raccontare. Interagendo con loro, scopriremo aneddoti divertenti, segreti inconfessabili e sogni nel cassetto, perciò le relazioni che si instaurano con gli abitanti del villaggio
NATSU-MON CI INVITA A STACCARE LA SPINA, A RALLENTARE I RITMI E A RITROVARE IL CONTATTO CON LA NATURA E CON NOI STESSI
sono autentiche e profonde, contribuendo a creare un senso di appartenenza e di comunità. Il tempo, in Natsu-mon, sembra scorrere in modo diverso. Le giornate sono lunghe e rilassate, e c’è sempre tempo per tutto. Non c’è alcuna pressione per portare a termine missioni o raggiungere obiettivi specifici. L’unico scopo del gioco è quello di godersi appieno il momento, di vivere ogni istante con lucido appagamento e una sconfinata libertà, poiché possiamo decidere come trascorrere le nostre giornate, quali attività svolgere e quali relazioni coltivare: non esiste un modo giusto o sbagliato di giocare, e ognuno di noi può creare la propria esperienza unica e indimenticabile. Il gioco racchiude inoltre una fedele riproduzione delle consuetudini del suo paese d’origine: le tradizioni, i rituali e i paesaggi sono riprodotti con grande cura e attenzione ai dettagli. Dai festival stagionali alle case tradizionali, passando per i santuari shintoisti, Natsu-mon ci regala un’autentica immersione nella cultura nipponica.
Il valore medicamentoso di un’estate perfetta
In un mondo in cui veniamo bombardati da stimoli e restiamo perpetuamente connessi, Natsu-mon rappresenta una boccata d’aria fresca. È un gioco che ci invita a staccare la spina, a rallentare i ritmi e a ritrovare il contatto con la natura e con noi stessi, ma anche un’esperienza terapeutica che aiuta a ridurre lo stress e a migliorare il nostro benessere psicologico. Numerosi studi hanno dimostrato quanto i cosiddetti “simulatori di vita”, alla stregua di Natsu-mon, possano avere un impatto positivo sulla nostra salute mentale. Con la costruzione di un ambiente sicuro e privo di giudizi o valutazioni, tali giochi permettono di esprimersi liberamente, di sperimentare nuove emozioni e di sviluppare competenze sociali importanti. Inoltre, il senso di realizzazione e di soddisfazione che si prova nel raggiungere piccoli obiettivi all’interno dell’avventura può contribuire ad aumentare l’autostima e a migliorare l’umore. Mentre produzioni come Animal Crossing e Stardew Valley contengono esperienze maggiormente strutturate e focalizzate sulla gestione di una fattoria o di una città, Natsu-mon si distingue per la sua atmosfera più rilassata e introspettiva. L’assenza di un obiettivo finale e la libertà di esplorare il mondo di gioco senza vincoli di tempo rendono il nuovo gioiellino di Ayabe un’esperienza più simile a una vacanza, per l’appunto, che a un vero e proprio lavoro. Inoltre, la forte impronta culturale giapponese e l’attenzione ai dettagli ambientali lo rendono un titolo unico nel suo genere. Dopo averne decantato i suoi numerosi pregi, non posso comunque esimermi dal sottolineare qualche piccola imperfezione: il sistema di controllo, sebbene funzionale, potrebbe essere migliorato, le prestazioni mostrano qualche sgradevole incertezza in particolar modo su Switch, e qualcuno potrebbe trovare il ritmo del gioco troppo lento e rilassato. Tuttavia, visto il tipo di esperienza proposta, si tratta di una caratteristica assolutamente intenzionale alla quale dovremmo approcciarci con piena consapevolezza.