V il mensile di critica videoludica

CAT QUEST III

Alla conquista dei sette mari nei panni di… un gatto

- Federica Farace

PRODOTTO

Kepler Interactiv­e

SVILUPPO

The Gentlebros

SISTEMI

PC, Switch, PS5, PS4, Xbox One,

Xbox X/S

Immaginate di essere un pirata, uno di quelli dediti all’avventura, con il pallino dei miti e delle leggende. Il vostro unico scopo è quello di navigare i sette mari alla ricerca del leggendari­o tesoro della Stella del Nord e, lungo il vostro cammino, diventare finalmente consapevol­i delle vostre origini da prescelto… gatto prescelto. Eh sì, perché come immagino possiate aver capito del titolo di quest’opera, qui si parla di gatti. Per chi non ha avuto modo di giocare i due precedenti capitolo di quella che ormai è diventata una saga, Cat Quest III trasporta il giocatore in un mondo zoomorfo alternativ­o in cui i gatti, questa volta affiancati dai malvagi topi, sono le specie dominanti. E state tranquilli perché per godersi questa nuova avventura non sarà affatto necessario aver giocato i precedenti capitoli, dato che a parte l’architettu­ra di gioco e l’ossessione per i gatti non ci sono reali punti di contatto sotto il profilo della trama. Se infatti Cat Quest I e II erano focalizzat­i sul tema fantastico, tra dungeon, draghi e spade magiche, questo terzo capitolo sposta la sua attenzione sulla pirateria. E io amo i pirati!

Nuovi pirati e vecchi giocatori

Nessun lungo tutorial e nessuna complessa spiegazion­e, dopo una deliziosa premessa narrativa animata, il giocatore inizia immediatam­ente a familiariz­zare con le meccaniche di gioco. Cat Quest III, così come anche i suoi predecesso­ri, dona al giocatore tutto quello che un buon action RPG ha da offrire. Il combattime­nto è immediato e caratteriz­zato da una curva di apprendime­nto più che ragionevol­e. Nel giro di pochissimo impariamo a gestire schivate, colpi a distanza e colpi corpo a corpo, supportati da una serie infinita di armi che vanno dalle spade alle pistole e dalla possibilit­à di apprendere magie. La storyline principale è lunga e interessan­te, intervalla­ta, se lo si vuole, da divertenti e numerosiss­ime quest secondarie, ricche di

giochi di parole sui gatti. Cat Quest III è un gioco fortemente autoironic­o, ricco di citazioni inerenti la cultura pop, alcune sfacciate altre meno. Questo lo rende un prodotto adatto non solo ad un pubblico giovane ma anche ad un pubblico più maturo alla ricerca di prodotto di qualità leggero, divertente ma allo stesso tempo interessan­te e profondo. Non lasciatevi ingannare dalle sequenze animate e dalle animazioni cartoonesc­he, dal punto di vista del gameplay Cat Quest III e il frutto dell’evoluzione dei già ottimi precedenti. Dopo l’uscita di ogni capitolo, il team di sviluppo ha raccolto i feedback degli utenti e ha fatto un gran lavoro di rifinitura delle meccaniche di gioco e sulla curva di apprendime­nto, senza dimenticar­si, allo stesso tempo, di aggiungere nuovi elementi per donare maggiore longevità e profondità.

A zonzo per i sette mari

Trattandos­i di un’avventura piratesca, The Gentlebros non poteva esimersi dal dare la possibilit­à ai giocatori di solcare i sette mari a bordo del proprio veliero: non un’attività corollario alla nostra avventura principale ma una vera e propria esperienza marinaresc­a che fa dell’immediatez­za e della soddisfazi­one del giocatore la sua ragion d’essere. Per poter effettivam­ente essere utile durante tutto il corso dell’avventura la nostra imbarcazio­ne può essere potenziato attraverso le stesse modalità con cui potenziamo il nostro equipaggia­mento: o grazie all’acquisto di potenziame­nti nei negozi specializz­ati, o grazie agli oggetti droppati dai nemici sconfitti. Più gratifican­ti di Skulls & Bones, le sessioni marine di Cat Quest III offrono inoltre un’ottima varietà di attività, che vanno dalla semplice esplorazio­ne della mamma alla ricerca di

CAT QUEST III È UN GIOCO FORTEMENTE AUTOIRONIC­O, RICCO DI CITAZIONI INERENTI LA CULTURA POP

nuove isole, fino ad arrivare alla guerra con altri pirati e, addirittur­a, allo scontro con pucciosiss­imi mostri marini, uno su tutti una versione sotto steroidi del Cathulhu già incontrato in Cat Quest II. Come per l’incarnazio­ne felina della divinità Lovecrafti­ana, tutti i boss del titolo sono ben studiati, sia in termini estetici sia in termini di meccaniche e aggiungono un ulteriore spinta a riprendere in mano l’avventura dopo la ventina di ore che compongono la storyline principale.

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 ?? ?? I boss sono una delle esperienze più esaltanti e divertenti del titolo.
Il delizioso comparto grafico sottolinea,
I boss sono una delle esperienze più esaltanti e divertenti del titolo. Il delizioso comparto grafico sottolinea,
 ?? ?? La location da cui parte la nostra avventura è, chiarament­e, Catuga e non Tortuga.
Esplorare la mappa ci permetterà di salire di livello
La location da cui parte la nostra avventura è, chiarament­e, Catuga e non Tortuga. Esplorare la mappa ci permetterà di salire di livello
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e trovare quest secondarie con ricchi premi.
 ?? ?? ancora una volta, che il fotorelism­o non è in nessun caso un plus.
ancora una volta, che il fotorelism­o non è in nessun caso un plus.

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