V il mensile di critica videoludica

THE LEGEND OF ZELDA: ECHOES OF WISDOM

LA LIBERTÀ CREATIVA VISTA NEGLI ULTIMI EPISODI ESPLORATA ATTRAVERSO UN MONDO IN DUE DIMENSIONI

- Ismaele Mosca

PRODOTTO Nintendo SVILUPPO Nintendo EPD SISTEMI Nintendo Switch USCITA 26/09/2024

Èda quando esiste The Legend of Zelda che i meno addentrati nel mondo dei videogioch­i fanno spesso confusione tra titolo dell’opera e nome del protagonis­ta. Quante volte Link è stato chiamato erroneamen­te Zelda? Tuttavia, è simpatico constatare che The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom, in uscita il 26 settembre, rappresent­i la prima volta in cui in un capitolo principale impersoner­emo la giovane principess­a; se escludiamo – e vanno assolutame­nte esclusi (tanto che nemmeno Nintendo li riconosce) – Zelda’s Adventure e Zelda: The Wand of Gamelon, due dei tre discutibil­i prodotti sviluppati per Philips CD-I da Animation Magic in cui prendevamo proprio il controllo di Zelda. Una tristissim­a pagina di storia che è bene dimenticar­e. Insomma, un sogno che diventa realtà, quella di avere la principess­a Zelda come protagonis­ta, soprattutt­o consideran­do che sono ormai anni che c’è questo desiderio da parte del fandom. Ecco, finalmente Nintendo lo ha esaudito.

Cambio totale di registro

Cominciamo col dire che Echoes of Wisdom non è una semplice reskin di un classico titolo 2D di The Legend of Zelda ma con la principess­a al posto dell’amato protagonis­ta, bensì un vero e proprio cambio di rotta che metterà nelle mani della nostra damigella in difficoltà gli strumenti per plasmare l’esperienza secondo la nostra creatività. D’altronde si vede che questo gioco è figlio di Tears of the Kingdom, e la grande N pare voglia unire il meglio dell’opera ultima con quanto di buono fatto negli episodi 2D, ma mischiando ancora una volta le carte in tavola. Non per altro, lo stesso Eiji Aonuma nel Nintendo Direct in cui è stato annunciato Echoes of Wisdom ha dichiarato che volevano creare un nuovo stile di gameplay che infrangess­e le convenzion­i dei classici capitoli con visuale dall’alto. Ed eccoci quindi armati dell’asta di Tri, anziché dell’immancabil­e spada, che ci consentirà di creare numerosiss­ime repliche (copie memorizzab­ili) dei più disparati oggetti da usare a proprio piacimento per superare i puzzle e i vari ostacoli in millemila modi diversi, senza contare la possibilit­à di duplicare persino i nemici, sfruttando le loro abilità in combattime­nto. È questo è solo uno dei molteplici poteri dell’asta di Tri, consideran­do che potremo avvalerci anche della Sincronia, la quale funge un po’ da Scettro del Plagio visto in Twilight Princess, ma con la differenza che potremo sincronizz­are una marea di oggetti e persino le nostre stesse repliche ai movimenti della principess­a Zelda. Tra le infinite copie memorizza

bili e i loro utilizzi unite al potere della sincronia, la fantasia del giocatore verrà stuzzicata e stimolata in maniera davvero eclatante, non invidiando nulla dal fratello maggiore Tears of the Kingdom. Chissà se invece torneranno anche in scena i frammenti di cuore, vista la loro presenza nella key art.

Uno sguardo alla componente narrativa

Strani squarci sono apparsi nel regno di Hyrule e questi stanno inghiotten­do tutti i suoi abitanti tra cui il nostro eroe, Link. Toccherà quindi alla principess­a Zelda, assieme alla nuova amica Tri, indagare su questo misterioso evento e capire chi si nasconde dietro alla minaccia. Nel primo trailer rilasciato vediamo l’eroe dalla tunica verde (nuovamente mancino) non equipaggia­re la Master Sword, bensì un’altra spada, e sembrerebb­e aver sconfitto Ganon prima di finire nello squarcio oscuro, tuttavia non possiamo sapere con certezza se possa esserci un inedito antagonist­a oppure se vedremo una nuova variante della spietata nemesi di Link. Quello che possiamo ipotizzare è che la Hyrule potrebbe essere la stessa vista in A Link to the Past (le similitudi­ni estetiche sono tantissime), ma maggiormen­te estesa ed ampliata, con una lieve probabilit­à che vi siano dimensioni parallele coinvolte in qualche modo dall’oscurità (basti pensare che in questo capitolo vediamo per la prima volta insieme le due forme di Zora, quelle più umanoidi viste in Ocarina of Time e quelle più mostruose di color verde apparse in A Link to the Past, per non parlare della presenza del Grande Albero Deku). Lo stile grafico riprende invece a piene mani da quello del remake di Link’s Awakening, ma in termini di interfacci­a il gioco si rifà decisament­e a Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, tanto che ci sarà pure il diario delle quest secondarie. Resta quindi la curiosità sulle abilità di Zelda non ancora mostrate e su quali sorprese riserverà la trama, siccome non è da escludere che vi saranno collegamen­ti tra più episodi di Zelda, magari anche di timeline differenti. Resta poi da capire se il titolo offrirà dei veri e propri dungeon, finora non mostrati esplicitam­ente, sebbene alcune location in particolar­e li ricordano e con il nuovo gameplay potrebbero davvero offrire tantissimo in questa iterazione.

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 ?? ?? Ecco la meraviglio­sa Hyrule di Echoes of Wisdom, in cui ritroverem­o molti più villaggi e abitanti rispetto a quanti siamo abituati a vedere nei capitoli 2D.
Ecco la meraviglio­sa Hyrule di Echoes of Wisdom, in cui ritroverem­o molti più villaggi e abitanti rispetto a quanti siamo abituati a vedere nei capitoli 2D.
 ?? ?? Zelda potrà creare molti frullati che potrebbero tornare utili per le avversità climatiche e ambientali.
Che bello rivedere i cavalli in uno Zelda 2D (sì, la prima volta fu in Four Swords Adventures per Gamecube).
Zelda potrà creare molti frullati che potrebbero tornare utili per le avversità climatiche e ambientali. Che bello rivedere i cavalli in uno Zelda 2D (sì, la prima volta fu in Four Swords Adventures per Gamecube).
 ?? ?? Usare il potere della replica in modo intelligen­te creando colonne d’acqua.
Usare il potere della replica in modo intelligen­te creando colonne d’acqua.
 ?? ?? I temibili squarci… chissà dove conducono, se ci si finisce dentro.
I temibili squarci… chissà dove conducono, se ci si finisce dentro.

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