V il mensile di critica videoludica

THE ETERNAL LIFE OF GOLDMAN

ANIMAZIONE CLASSICA, MITI E LEGGENDE NELL’INCREDIBIL­E VIAGGIO DEL VECCHIO GOLDMAN

- Federica Farace

PRODOTTO THQ Nordic SVILUPPO Weappy Studio SISTEMI PS5, Xbox One, Xbox X/S USCITA TBA 2025

Riuscire a coniugare la bellezza di un comparto artistico mozzafiato e un sistema di gioco intrigante è una dote che poche opere interattiv­e riescono ad avere. Sembra voler puntare proprio in questa direzione The Eternal Life of Goldman, nuovo titolo prodotto da THQ Nordic e sviluppato dal team di Weappy Studio, presentato per la prima volta proprio durante l’ultimo digital showcase dell’azienda austriaca. Partendo da un passato costruito su pochi ma interessan­ti titoli, per lo più strategici o investigat­ivi, in cui l’azione era affidata alle razionali mosse pianificat­e dal giocatore, con The Eternal Life of Goldman Weappy Studio si allontana da quanto finora mostrato. A differenza dei titoli passati, Goldman prova a coniugare l’animazione classica con un impianto action adventure fortemente caratteriz­zato da meccaniche platform. E con animazione classica intendo animazione in senso stretto, non un’imitazione in computer grafica, ma veri e propri schizzi fatti a mano e animati con le tecniche classiche, che poi sono stati integrati tra loro attraverso l’utilizzo del PC.

Dalla matita alla programmaz­ione

Di opere esemplari che hanno sfruttato questa tecnica proprio facendo leva su meccaniche analoghe ce ne sono e sarebbe ingenuo non citare Cup Head come punto di partenza per un prodotto come The Eternal Life of Goldman, ma allo stesso tempo sarebbe ingiusto nei confronti del lavoro di Weappy Studio non sottolinea­re come, dal punto di vista produttivo, abbiano fatto dell’animazione classica il cardine dell’opera. Come sottolinea­to più volte dallo stesso team, sono partiti proprio dal foglio e dalle matite per realizzare la loro ultima opera. L’idea era quella di creare un prodotto che fondamenta­lmente omaggiasse da un lato i cartoni animati degli anni ’90, il periodo immediatam­ente prima della rivoluzion­e digitale, e dall’altro gli ormai storici platform da sala giochi a scorriment­o orizzontal­e. Così come il comparto artistico, infatti, anche quello ludico scava negli archetipi del genere proponendo meccaniche di platformin­g complesse, fondamenta­lmente basate sulla capacità del giocatore di reagire agli stimoli visivi, con un livello di difficoltà sempre elevato ma mai inutilment­e punitivo. A differenza delle opere videoludic­he a cui si ispira, The Eternal Life of Goldman non vuole in nessun caso esasperare il giocatore costringen­dolo a ripetere ossessivam­ente i livelli per imparare a memoria i pattern degli avversari. A detta del team, e questa è una cosa che potremo testare solo attraverso una demo, il bi

lanciament­o della complessit­à non ci priverà mai del piacere di godere del lavoro svolto sulla componente grafica.

Il vecchio e il suo bastone

Dal punto di vista culturale e narrativo, The Eternal Life of Goldman attinge da più miti, originari di una varietà di tradizioni note o meno note, che vanno da quella greca per arrivare a quella ebraica, prendendo alcuni spunti perfino dalla tradizione mesopotami­ca. Le informazio­ni circa la storia che il titolo racconta sono pochissime e frammentat­e: sappiamo che il protagonis­ta è un anziano signore,

Goldman, che parte per una missione in una misteriosa location nota come Archipelag­o. Il suo obiettivo è quello di sconfigger­e un’antica divinità appartenen­te a un credo ormai estinto. Nessuno sa che aspetto abbia o dove sia, e sarà proprio il vecchio Goldman a dover scoprire queste informazio­ni, prima di poter affrontare lo scontro finale. L’esplorazio­ne di Archipelag­o sarà quindi una parte importante della nostra esperienza di gioco, e toccherà a noi sbloccare le diverse aree e risolvere i numerosi enigmi che funestano questa antica terra. In linea con l’ambientazi­one mitologica sono anche le creature che vi risiedono, bizzarre e al tempo stesso leggendari­e, alcune più simili ad animali, altre a figure umane. Le informazio­ni sul nostro protagonis­ta infine sono limitate a quello che è il suo principale strumento, il bastone. Oltre a fungere da supporto per muoversi, questo è in realtà un dispositiv­o magico, un’arma a tutti gli effetti. Attraverso un sistema di potenziame­nti che il giocatore acquisirà durante le varie fasi dell’avventura, il bastone muterà aspetto e caratteris­tiche che permettera­nno a Goldman di utilizzarl­o con funzioni di attacco, difesa e interazion­e con l’ambiente circostant­e. Il bastone è a tutti gli effetti, quindi, il fulcro del gameplay di The Eternal Life of Goldman. In conclusion­e, nonostante non siano molte le notizie in merito, The Eternal Life of Goldman resta sicurament­e uno dei titoli da tenere d’occhio per il prossimo anno. La generica data di rilascio, per ora confermata nell’anno solare 2025, ci rassicura sul fatto che THQ Nordic non mancherà di darci più dettagli sull’opera e, magari anche una demo, per poter finalmente verificare se le meraviglie del comparto estetico siano effettivam­ente supportate da un gameplay convincent­e.

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 ?? ?? Tra i poteri del bastone c’è quello di lanciare magie ad area che possono danneggiar­e i nemici anche a distanza.
Tra i poteri del bastone c’è quello di lanciare magie ad area che possono danneggiar­e i nemici anche a distanza.
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Così come i personaggi, anche i paesaggi sono interament­e animati attraverso il disegno.
Ogni location dell’isola è caratteriz­zata da aree estremamen­te diverse tra loro, sia per estetica che per i nemici che le popolano. Così come i personaggi, anche i paesaggi sono interament­e animati attraverso il disegno.
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Le boss fight intervalla­no le fasi di esplorazio­ne e combattime­nto e vengono utilizzate anche per scandire il ritmo dell’avventura.

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