V il mensile di critica videoludica

NON È FINITA FINCHÉ NON È INIZIATA

- Daniele Di Clemente

Come ammesso candidamen­te dallo stesso Phil Spencer, Xbox ha perso la peggiore generazion­e di console possibile con la Xbox One, perché, dopo aver spinto i giocatori ad accumulare le loro librerie digitali su altre piattaform­e, è probabile che questi continuino a preferirle in futuro. Ma il brand di casa Microsoft ha cercato di fare del suo meglio per riconquist­are una propria fetta di pubblico, e Senua’s Saga: Hellblade II ne è l’esempio più recente. Le generazion­i di console esistono fin dagli albori delle stesse, anche se la loro durata è stata in costante mutamento: ad esempio, il Super Nintendo è uscito sei anni dopo il suo predecesso­re, mentre il Gamecube ha visto la luce appena quattro anni dopo il debutto del Nintendo 64. La durata generazion­ale è stata ancora più irregolare per Xbox e Playstatio­n: benché Xbox 360 sia stata lanciata a meno di un lustro dalla prima Xbox, è anche riuscita a prosperare per un ragguardev­ole totale di otto anni. Con il lancio della PS5 e della Xbox Series X nel 2020, entrambe sono giunte al quarto anno di vita, ossia, in base alle ultime generazion­i di console, oltre la metà del loro ciclo vitale. Negli ultimi mesi, l’industria dei videogioch­i è stata inondata da varie fughe di notizie e indiscrezi­oni che affermano come la prossima generazion­e di console sia molto più vicina di quanto i fan possano immaginare. C’è chi afferma addirittur­a che la prossima Xbox potrebbe arrivare già nel 2026, in potenziale concomitan­za con l’uscita del Call of Duty annuale. Tuttavia, molti ritengono a ragion veduta che questa generazion­e sia appena iniziata e che si stia ancora scalfendo la superficie di ciò che la tecnologia che la alimenta può effettivam­ente fare, ipotesi confermata in maniera più che convincent­e dall’ultima fatica di Ninja Theory. L’attuale epoca storica di console ha già assistito all’uscita di alcuni titoli notevoli, molti dei quali hanno rappresent­ato dei solidi passi avanti per l’intero medium videoludic­o, dall’impianto di viaggio rapido istantaneo di Marvel’s Spider-man 2 allo splendido open world di Horizon Forbidden West, passando per i complessi sistemi meccanici di Forza Motorsport. Detto questo, svariati utenti non hanno ancora la sensazione che questa generazion­e di console abbia davvero mostrato i muscoli come avrebbe potuto, un pensiero corroborat­o dal quantitati­vo di giochi per PS5 e Series X che vengono ancora pubblicati sulle loro antesignan­e. Ecco perché Senua’s Saga: Hellblade II fa di tutto per spingere le capacità della Xbox Series X in un modo mai visto prima e imporsi quale nuovo standard di riferiment­o per l’unreal Engine 5, una piccola meraviglia tecnologic­a che sfoggia un impatto audiovisiv­o tra i migliori mai visti in un videogioco, e una qualità complessiv­a che i fan hanno sempre pensato che questa generazion­e di console fosse in grado di offrire. Al netto dei giudizi divisivi raccolti, fra i quali ricade anche il nostro, l’ultima produzione dello studio britannico ha dimostrato che l’ammiraglia di casa Microsoft (e per procura anche quella targata Sony) possiede ancora nuove frontiere da raggiunger­e e superare.

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