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LA CAPIENZA
Non c’è nulla di più personale del decidere cosa portarsi dietro in gara o, a maggior ragione, in un’uscita in autosufficienza per allenarsi. L’unica regola è che le dimensioni dello zaino sono inversamente proporzionali al livello e all’esperienza dell’atleta e direttamente proporzionali alla lunghezza dell’uscita in chilometri e tempo. A puro titolo di esempio diciamo che 5 litri sono una capienza corretta per un atleta di medio livello e distanze medie, fino alla maratona, ma per atleti di caratura ed esperienza inferiore si può andare fino agli 8-9 litri, mentre i top sono capaci di fare il Tor des Géants con 5 litri... In questo capitolo troverete modelli tra i 5 e i 9 litri che abbiamo ritenuto equilibrati per un’esperienza trail, mentre quelli più grandi sono nell’ultra-trail. Date uno sguardo anche tra quelli per le lunghe distanze: ce ne sono alcuni leggeri e poco ingombranti che per qualche grammo in più possono ospitare molto più materiale.
Se invece vi accontentate di poco vale la pena di dare uno sguardo anche alla categoria sky & vertical, dove abbiamo inserito i modelli minimal, fino ai quattro litri, adatti per gare generalmente più corte ma anche per tanti trail veloci. In conclusione: nulla è più personale della scelta dello zaino, la nostra suddivisione è frutto dell’esperienza e di valutazioni sensate, ma non è legge assoluta. Solitamente per zaini di questi litraggi la soluzione di idratazione più pratica sono i soft flask in materiale plastico, da 150 a 600 millilitri, mentre sono meno popolari le sacche idriche o vesciche (di solito da 1 a 2 litri) con cannuccia da posizionare all’interno dello zaino, comunque compatibili con alcuni dei modelli presentati. Il mercato propone ormai una grande varietà di flask, non solo nelle dimensioni, ma anche nelle forme, per esempio con imboccatura ampia per un rifornimento più veloce o fondo rigido. Sono solitamente lavabili in lavatrice.