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APPROACH & MULTI
Le scarpe da avvicinamento e multisport.
Dall’avvicinamento alla parete a bassa quota a quello in quota, dall’escursione in giornata alla mountain bike e al parapendio: scarpe più o meno tecniche e più o meno versatili
DISTANZE pochi chilometri PERCORSI sentieri, single track, roccia TERRENO da moderatamente tecnico a tecnico con passaggi su roccia PESO inferiore ai 450 grammi
SUOLA con ampia superficie di contatto, chiodi poco profondi, climbing zone in punta e mescola morbida ad alta aderenza o bi-mescola
TOMAIA taglio prevalentemente basso, ma anche mid cut PROTEZIONE MEDIO/ALTA RITMI MEDIO/VELOCI
Masao Light HS Hooded Jacket e Zinal pants by Mammut
FINO A DOVE?
I nostri vecchi partivano da casa con pesanti scarponi di cuoio ai piedi, in qualsiasi stagione. E per fare qualsiasi parete o vetta. L’alpinismo moderno ha introdotto gradualmente il concetto di avvicinamento o approach: scarpe più leggere e comode per avvicinarsi alla parte più alpinistica, da riporre o appendere poi allo zaino. Si può dire che l’approach è il mondo X della montagna, punto d’incontro tra hiking, running, alpinismo o arrampicata. Un incontro con confini aperti che portano a una contaminazione reciproca. È una categoria in fermento, con nuove e interessanti proposte ogni anno. Utilizzando un esempio molto immediato, si potrebbe dire che è un elastico che si muove sempre più verso gli estremi. Da una parte modelli molto tecnici, paragonabili in parte a una scarpetta d’arrampicata. Dall’altra scarpe sempre più comode, camminabili e versatili. Non a caso abbiamo deciso di chiamare la categoria approach & multifunction quest’anno, perché da tempo si sono affacciate sul mercato scarpe di taglio basso ancora più versatili (e meno tecniche), ideali per più attività, dall’hiking a una corsetta, per passare per un giro in mountain bike o in parapendio. Vere e proprie scarpe polivalenti da outdoor. Modelli che alcune delle Guide alpine che testano per Skialper utilizzerebbero per un avvicinamento non tecnico e non in quota quando hanno un grip accettabile per qualche passo su roccia (si badi, non in parete) e sono leggere e trasportabili. È il concetto stesso di avvicinamento a essere poco definito e a essersi ampliato. In ogni caso abbiamo tenuto ben distinte le due sezioni all’interno delle prossime pagine. Per quanto riguarda i modelli più specifici, l’utilizzo in parete, spingendo sul grado, è in funzione di tecnica ed esperienza di chi le indossa. Alcune Guide le tengono per fare pareti intere, ma non è così per tutti.
LA SCARPA DA APPROACH, COMFORT E GRIP
Per l’avvicinamento, anche tecnico, su roccia e non in quota, l’ideale sono i modelli di taglio basso, più o meno flessibili e camminabili. Più sono rigidi alla suola, più tengono su tacca, più sono flessibili, più camminabili. È importante che la rigidità sia in punta, ma anche quella torsionale aiuta su alcuni modelli. Ci sono ormai proposte molto ben sfruttabili in entrambe le direzioni, per esempio Scarpa Mescalito, valida anche come scarpa da hiking, o la nuova Wildfire Edge di Salewa che con un escamotage cambia pelle: da hiking ad arrampicata. La suola deve utilizzare mescole con ottimo grip, soprattutto su roccia, anche bagnata e, oltre ad avere un’ampia superficie di contatto (pochi tasselli, appena accennati e non profondi), una parte liscia (più o meno) in punta, la climbing zone. Va detto che più la mescola è morbida, più è usurabile e per questo su alcune scarpe vengono impiegati battistrada bi-mescola, con prodotti ad alta aderenza sulla climbing zone. Per salire in quota può avere senso un modello mid cut più rigido e sono richiesti anche parametri diversi di termicità. Un’opzione per affrontare magari anche qualche ferrata o tratto su neve e ghiaccio con ramponi cuffiati, per esempio la nuova Dolomite Crodarossa Pro. Per i modelli semi o integralmente ramponabili rimandiamo invece alla categoria Mountain. Alcune aziende, come La Sportiva e Scarpa, hanno utilizzato la piattaforma dei modelli bassi da approach per sviluppare tagli mid cut molto versatili indicati per hiking anche tecnico. È il caso di La Sportiva Tx 5 e Scarpa Mescalito Mid, testati in altre sezioni di questa guida ma valide proposte anche in chiave approach più ampio.
MULTI PER COSA?
Le scarpe multifunzione sono basse, più comode e morbide della media delle approach e generalmente non hanno la climbing zone. L’impostazione di rigidità di suola e struttura è per camminate in comfort. Il battistrada garantisce grip accettabile un po’ ovunque, ma non è particolarmente tecnico o scolpito. Anche qui ci sono delle differenze. Salomon è tra i marchi pionieri di questo mondo e con Outpath e Outline (quest’ultima in prova) è riuscita a realizzare prodotti davvero comodi e utilizzabili in molti ambiti, volutamente non tecnici. Altri marchi, come Garmont, hanno una sezione approach molto ampia in catalogo, ma diversi prodotti li vediamo bene in chiave multi, per esempio la 8.1 N Air G S GTX, che ha un mix di flessibilità, disegno e grip della suola che lavora bene anche sui sassoni di roccia che si trovano alla base della parete.
LO ZAINO
Lo zaino da approach non esiste, diciamo che potremmo identificarlo con qualche zainetto da falesia o da multipitch e ne trovate qualche modello nella sezione alpinismo, oppure con qualche proposta fast & light, sempre alla voce alpinismo di questa guida.
IL BASTONE
Stesso discorso vale per il bastone che ha un utilizzo a 360 gradi in montagna. Per qualche avvicinamento particolarmente lungo e faticoso o per il rientro a valle è un’opzione. Guardate soprattutto nella sezione hiking.
L’approach si trasforma sempre più in un’attività fast & light e amplia i propri confini rispetto al tradizionale concetto di avvicinamento