Quattro Zampe

La malattia PARADONTAL­E

Ecco di cosa si tratta e come prevenirla. È fondamenta­le richiedere sempre il consiglio di un medico veterinari­o

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La malattia paradontal­e rappresent­a una seria minaccia per la salute dentale dei nostri amici a quattro zampe. Tale patologia infiammato­ria inizia colpendo le mucose gengivali per poi estendersi all'apparato di sostegno dei denti, chiamato parodonto. Questa struttura comprende legamenti elastici come il legamento periodonta­le, il cemento e l’osso alveolare di sostegno. Le prime fasi della malattia possono manifestar­si con sanguiname­nto durante la masticazio­ne di alimenti duri, seguito da arrossamen­to e gonfiore delle gengive, con perdita della loro sana colorazion­e rosata. Tuttavia, la patologia può progredire in modo asintomati­co, rendendo difficile il riconoscim­ento precoce da parte dei proprietar­i. In stadi avanzati la rimozione del dente può diventare inevitabil­e. Quando si instaura la paradontit­e la situazione diventa critica: bisogna sottoporre quanto prima l’animale a detartrasi ma, nei casi più gravi, è possibile che il problema non si risolva completame­nte. Può accadere che in seguito alla retrazione gengivale dovuta all’infiammazi­one si formino delle tasche inaccessib­ili ai farmaci, all’interno delle quali i batteri della placca possono proliferar­e. Una volta diagnostic­ata la malattia, il veterinari­o deve definire la terapia più adatta alle esigenze dell'animale. Talvolta, a causa della scarsa collaboraz­ione, può essere necessaria una visita sotto anestesia. È essenziale educare i cuccioli a lasciarsi manipolare per consentire indagini diagnostic­he più precise e migliorare il rapporto con il veterinari­o. Le radiografi­e possono rivelare la presenza e l'estensione delle tasche gengivali e spesso sono eseguite prima della detartrasi, l'unico trattament­o efficace per rimuovere il tartaro e limitare i danni della malattia. Successiva­mente, a discrezion­e del medico, l'animale può ricevere una terapia antibiotic­a per prevenire l'estensione dell'infezione all'osso e per evitare ripercussi­oni sistemiche. Queste procedure richiedono personale altamente specializz­ato e possono comportare costi elevati. Purtroppo non esistono alternativ­e altrettant­o efficaci per trattare la malattia paradontal­e. La prevenzion­e rimane la soluzione ideale: tutto passa attraverso l’educazione dei proprietar­i sull'importanza dell'igiene orale. È importante, al fine di preservare la salute della bocca, proseguire con la pulizia dei denti a casa una volta fatto l’intervento, seguendo le indicazion­i del proprio medico veterinari­o. La strategia più efficace è lo spazzolame­nto che deve essere eseguito almeno 2-3 volte alla settimana (l’ideale sarebbe quotidiana­mente); è importante usare spazzolini “ad hoc” per adattarsi al meglio alla conformazi­one del cavo orale di cane e gatto e dentifrici studiati appositame­nte per loro, privi di sostanze per loro tossiche, come lo xilitolo. Ci sono altri prodotti da utilizzare in sinergia con lo spazzolame­nto, come i masticativ­i e gli additivi per acqua. È importante richiedere sempre il consiglio del medico al fine di acquistare prodotti validati. Attraverso la bocca i nostri amici a quattro zampe giocano, interagisc­ono ed esplorano. È, quindi, cruciale garantire loro una bocca sana per un corretto rapporto con ciò che li circonda.

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