La Gazzetta dello Sport - Sicilia
Nasce la DDS Segnali di Roma
e con la coppia inedita Le Fée-Cristante in mezzo. Non si sono visti fuochi d’artificio, sia chiaro, anche per le gambe pesanti di questo periodo e per la qualità dell’avversario (quei campioni della Conference che la ceo Lina Souloukou conosce bene, avendo lavorato ad Atene per 4 anni), ma in ossequio al credo calcistico di DDR i giallorossi hanno cercato di far pressione altissima a 35 metri dalla porta avversaria, ridotto gli spazi nella propria metà campo in fase di non possesso e tentato qualche trama in verticale. I rigori realizzati da Pellegrini e Rodinei sono originati da eventi fortuiti (molto generoso il secondo, sul contatto Celik-Velde), eppure qualche lampo di gioco e perfino un assist di tacco di Soulé (gioia per gli occhi dei tifosi) si sono visti, oltre a una parata salva-risultato del solito Svilar.
Vai Paulo In coincidenza anche con la condizione non ottimale dei nazionali (in ritardo sono apparsi soprattutto Celik e Cristante), De Rossi ha poi lanciato la “DDS” con Dybala dietro a Dovbyk e Soulé a destra. E, certo, con il tocco della Joya e la potenza dell’ucraino qualcosa in più la Roma ha creato. Non è un caso che la squadra, per lunghi minuti impegnata in un duro confronto muscolare a tutto campo con i greci, abbia all’improvviso con Dybala ritrovato verve e verticalità. Anche El Shaarawy ha liberato la corsa e, in un’occasione, con un tiro a giro ha lambito il palo alla destra di Solakis. Dovbyk è sembrato già sintonizzato sulle frequenze giuste. «Ho cercato l’incastro migliore – dirà alla fine De Rossi -, sono soddisfatto ma non è nemmeno detto che Dybala, Soulé e Dovbyk debbano necessariamente giocare tutti e tre insieme: sono giocatori importanti e ho la fortuna di avere una società alle spalle che fa investimenti di questo tipo. E io ho la pazienza di aspettarne altri, perché so che arriveranno: questo è un club che vuole fare le cose per bene. Dobbiamo arrivare a un punto in cui chiunque giochi non si noti la differenza».
Fase due E la sfida di ieri con l’Olympiacos è stato anche il preludio alla tournée in Inghilterra, che inizia oggi, nel quartier generale della nazionale inglese, al St. George’s Park, dove la Roma potrà contare su strutture all’avanguardia e un clima di certo più mite (previsti 20 gradi di massima) rispetto alla calura romana, con due test col Coventry il 6 e l’Everton il 10 agosto che avvicineranno la squadra alla migliore condizione possibile, anche se Dovbyk dovrà attendere almeno tre giorni a Roma in attesa del visto che gli consentirà di raggiungere i compagni. Una fase, questa, che segna dunque l’ingresso nella fase due del mercato, come anticipato da De Rossi: «Cercheremo di inserire il più possibile esterni alti che occupino l’ampiezza e giochino anche con i piedi sulla linea del fallo laterale». Ciò che è mancato ieri, in sostanza, e ciò che potrebbe far fare alla Roma il definitivo salto di qualità.
TEMPO DI LETTURA 3’10” (PRIMO TEMPO)R1-1
MARCATORI Pellegrini (R) su rigore al 16’, Rodinei (O) su rigore al 22’ p.t.
ROMA (4-3-3)
Svilar; Celik (dal 1’s.t. Sangaré), Mancini (dal 1’ s.t. Smalling), Ndicka (dal 24’ s.t. Kumbulla), Angeliño (dal 36’ s.t. Dahl); Cristante (dal 1’ s.t. Bove), Le Fée (dal 36’ s.t. Graziani), Pellegrini (dal 1’ s.t. Dybala); Soulé (dal 24’ s.t. Pisilli), Abraham (dal 1’ s.t. Dovbyk), Zalewski (dal 1’ s.t. El Shaarawy)
PANCHINA Ryan, Marin, Darboe, Nardin, Joao Costa, Solbakken
ALLENATORE De Rossi
ESPULSI nessuno
AMMONITI Le Fée e Sangaré per gioco scorretto
OLYMPIACOS (3-4-3)
Tzolakis; Biancone, Pirola (dal 31’ s.t. Retsos), Ortega; Biel, Chiquinho, Rodinei, Velde; Bakoulas (dal 41’ s.t. Mouzakitis), Ntoi, Kostoulas PANCHINA Yaremchuk, Gelson Martins, Masouras, Costinha, Nelson Abbey, Apostolopoulos, Papakanellos, Koutsidis, Anagnostopoulos, Paschalakis
ALLENATORE Mendilibar
ESPULSI nessuno
AMMONITI Biancone e Biel per g.s.
ARBITRO Feliciani
NOTE spettatori circa 10mila