La Gazzetta dello Sport - Sicilia

È già vietato sbagliare Furlani, Fantini e Simonelli a caccia della finale

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il flop di Tokyo: io farò di tutto per impedirgli­elo». Anche Furlani, a 19 anni, ha poco da perdere. Primo obiettivo, dalle 11, la qualificaz­ione alla finale del lungo: a 8.15 o per i migliori dodici. Pure il reatino, con l’8.38 dell’argento europeo, si presenta con la quarta prestazion­e del lotto. «All’improvviso mi trattano tutti da grande, quasi da stella racconta - non sono sicuro sia un bene, ma sono pronto a tutto».

Finalisti Intanto, in casa azzurra, oltre al quinto posto di Leo Fabbri nel peso, si contano altri due piazzament­i da classifica a punti, cioè da primi otto. Meritano applausi Luca Sito (45”10), Giancarla Trevisan (50”60) - che rispetto alla batteria ha rimpiazzat­o Anna Polinari - Edo Scotti (45”30) e Alice Mangione (50”84), sesti con 3’11”84 nella 4x400 mista vinta dall’Olanda di una Femke Bol scatenata in un’ultima frazione cronometra­ta in 47”93. Dariya Derkach, alla terza Olimpiade della carriera, nella finale del triplo è invece ottava, come ai Mondiali di Budapest 2023. La 31enne, dopo il 14.35 dello stagionale nella qualificaz­ione di venerdì, complice la pedana bagnata dalla pioggia, si ferma a 14.14 (nella serie anche un 14.08), seconda europea dopo la spagnola Ana Peleteiro, sesta con 14.59. È invece valso “solo” la promozione in semifinale dei 1500 (traguardo raggiunto anche da Ossama Meslek, dopo Pietro Arese), ma il 3’32”84 col quale Federico Riva ieri si è imposto nella sua serie dei ripescaggi, merita una sottolinea­tura. Il romano, migliorand­o il personale di 69/100 e consolidan­do la propria terza piazza nella lista all-time, è rimasto a 71 dal fresco record italiano dello stesso Arese.

TEMPO DI LETTURA 3’26”

Nato a Marino (Roma) il 7 febbraio 2005, l’anno scorso ha vinto l’oro europeo Under 20 saltando 8.23. Quest’anno è stato argento ai Mondiali indoor con 8.22 e agli Europei di Roma con 8.38

Nato a Dodoma (Tanzania) il 1° giugno 2002, ha appena vinto l’oro agli Europei nei 110 ostacoli, con il primato italiano di 13”05. Ha il record italiano anche sui 60 ostacoli con 7”43 ai Mondiali indoor di Glasgow

È nata a Krasnojars­k, in Russia, il 29 aprile 2007. Ha esordito da pro’ a febbraio 2022. Ha vinto un torneo, il Wta 250 di Iasi, in Romania, nel 2024. Nello stesso anno ha raggiunto le semifinali al Roland Garros. Il suo best ranking in singolare è la

23ª posizione raggiunta lo scorso giugno. In doppio è numero 95

al terzo set, la miscela esplosiva creata con Sara l'ha portata fino alle porte del paradiso a cinque cerchi. Oggi pomeriggio, sullo Chatrier, Errani e Paolini possono cancellare il ricordo amaro della sconfitta nella finale del Roland Garros contro Coco Gauff e Katerina Siniakova. Le rivali di oggi sono una coppia inedita: Mirra Andreeva, già affermata sul circuito principale e semifinali­sta al Roland Garros di quest'anno, e Diana Shnaider, si sono unite soltanto per l'occasione dei Giochi, ma hanno già mietuto vittime illustri nell'arco della settimana, compresa una delle coppie favorite per il titolo: Barbora Krejcikova e Katerina Siniakova, quest'ultima campioness­a nel misto ieri con Machac, collega e fidanzato. Se Mirra, 17enne allenata da un mito come Conchita Martinez, non ha grandi esperienze di doppio, Diana ha vinto Wimbledon junior in coppia, e ha un po' più di esperienza in coppia. Ma le azzurre sono sul pezzo, e hanno studiato gli ultimi match delle russe: «Sappiamo che dovremo essere molto attente. Loro sono giovani, tirano forte, ma noi vogliamo arrivare a questa medaglia d'oro».

La vigilia Il giorno prima è trascorso secondo la normale routine. Allenament­o alla mattina sul campo 7, senza forzare, e poi cambio della guardia con un altro giocatore impegnato oggi nella finale, Carlos Alcaraz. Sorrisi, battute, pacche sulle spalle e foto di rito per le ragazze. E se Jasmine avrebbe voluto un selfie con Rafa Nadal, si è comunque portato a casa un souvernir importante. Venerdì sera, poi, le ragazze sono andate a fare un giro in bicicletta, e il video è diventato virale. Sorridenti, spensierat­e, con le biciclette a noleggio, le ragazze accompa

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La gioia di Errani e Paolini dopo la vittoria in semifinale contro le ceche Muchova e Noskova
GETTY IMAGES Ceche ko La gioia di Errani e Paolini dopo la vittoria in semifinale contro le ceche Muchova e Noskova

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