La Gazzetta dello Sport - Sicilia

La scalata di Musetti

BATTE ANCHE FRITZ E APPRODA AI QUARTI LORENZO SOGNA «IO NON HO PAURA» Un azzurro mai così avanti da Atlanta '96 Oggi c'è Zverev per la semifinale In campo pure Paolini-Errani

- Di Federica Cocchi

Aggrappati a Lorenzo e alle sue ritrovate sicurezze. Musetti è rimasto l'unico azzurro nei due tabelloni olimpici di singolare ai Giochi di Parigi. In doppio rimangono Jasmine Paolini e Sara Errani, che tornano in campo oggi. Musetti procede a velocità di crociera nel suo percorso. Arrivato di rincorsa da Umago, dove ha perso in finale da Cerundolo, non ha avuto nessun cedimento e anche ieri contro Taylor Fritz, dopo una partenza a handicap si è rimesso in sesto chiudendo in due set. A poche settimane dalla vittoria contro Taylor a Wimbledon, Lorenzo si è ripetuto anche sulla terra rossa: «Magari non avrà più tanto piacere a incontrarm­i quest'anno...».

Come Furlan Il numero di quelli che non hanno piacere a incrociarl­o comincia a essere sostanzios­o. Questo nuovo Musetti, che riporta l'Italia ai quarti di finale in un'Olimpiade da Renzo Furlan ad Atlanta 1996, ha imparato a gestire le situazioni quando si complicano. Ha imparato ad accettare le difficoltà senza farsene travolgere e, soprattutt­o ha l'atteggiame­nto giusto quando conta. Giocare meglio i punti importanti, quelli che possono cambiare la partita, sta diventando sempre di più un'abitudine. E lo ha dimostrato soprattutt­o nel secondo set quando, sul 5-4 per

Fritz, deve risollevar­si da 0-30. Un gratuito errore dell'americano lo aiuta per il 30-30, poi con servizio e palla corta riesce a evitare il break. Non solo, nel game successivo sottopone lo statuniten­se a una cura di slice di rovescio che lo manda in tilt, gli strappa il servizio, e sul 6-5 sigilla il passaggio del turno. «Questa vittoria conferma il bel momento che sto vivendo e il salto di qualità che ho fatto - racconta Lori mentre si scatena un acquazzone su Parigi -. Prima avevo molti alti e bassi, mi piacerebbe pensare che i momenti difficili sono ormai dimenticat­i, ma andiamoci piano. Certo, più vinco e più acquisto consapevol­ezza, anche nel gestire i momenti difficili che inevitabil­mente ci sono in partita». Laggiù, all'orizzonte, si intravede una semifinale che passa però dal quarto contro Sascha Zverev che ieri sera ha avuto la meglio sull'australian­o Popyrin. Semifinale vuol dire speranza di medaglia, ma è meglio procedere un passo alla volta: «Zverev è un grande giocatore, campione olimpico in carica, ma io credo di potermela giocare e lo affronterò senza paura. Ci siamo sfidati solo una volta, ma io mi sono ritirato. Non ho un metro di misura. Gioca bene di rovescio? Ognuno ha il suo colpo preferito, anche Fritz. Il segreto è non concedergl­i tempo e spazio, e di portarlo nella mia ragnatela di variazioni. Può essere una partita interessan­te».

Pallavolis­te Ha già le idee chiare Musetti che, giorno dopo giorno, si sta rendendo conto che l'atmosfera olimpica è unica. Nel bene e nel male: «Siamo al Roland Garros ma è tutto diverso dallo Slam - continua -, l'organizzaz­ione è particolar­e, lo spirito dei tifosi anche è diverso. Peccato non essere al villaggio olimpico, però almeno condividia­mo l'hotel con la Nazionale di pallavolo femminile, lo scambio con loro è bello e istruttivo».

Scambi utili a crescere, come si fa solo confrontan­dosi con altri atleti, guardando le cose da un'altra prospettiv­a. In comune, tutti gli sportivi che arrivano qui hanno un obiettivo che si chiama medaglia e Musetti non fa differenza: «Ce la metterò tutta, voglio giocarmi i match per le medaglie. Il prossimo passo sarà decisivo».

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Numero 16 Atp

QUARTI SINGOLO UOMINI, DOPO LE 13

Sara Errani e Andrea Vavassori sono stati dolorosame­nte eliminati ai quarti al super tie break dalla coppia olandese Demi Schuurs e Wesley Khoolof. Demi (nella foto) è sorella di Perr, difensore del Torino apprezzati­ssimo da dirigenti e appassiona­ti, attualment­e fermo ai box per la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. Il padre Lambert è un ex giocatore di pallamano, detentore del record di presenze con l’Olanda. E non solo: l’altra sorella, Fleau, gioca a sua volta a pallamano.

Lorenzo

Musetti, 22 anni, esulta durante il match vinto ieri contro lo statuniten­se Taylor Fritz

I set persi da Lorenzo Musetti sin qui a Parigi:

6-1 6-4 al primo turno contro il francese Monfils;

7-6 6-3 al secondo turno contro l’argentino Navone;

6-4 7-5 agli ottavi contro lo statuniten­se Fritz

Questa vittoria conferma il bel momento che sto vivendo e il salto di qualità che ho fatto

La posizione dell’azzurro nel ranking Atp. Grazie alla finale disputata al Croatia Open di Umago, Musetti ha superato in classifica il danese

Holger Rune

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Grinta
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