La Gazzetta dello Sport - Sicilia
ANGELA Magica Andreoli «Passione nata con un reality in tv L’idolo? Messi»
Le Fate dell’artistica: da sinistra, Angela Andreoli, 18 anni, Alice D’Amato, 21, Manila Esposito, 17, Elisa Iorio, 21, e Giorgia Villa, 21
Il giorno dopo l’impresa d’argento delle azzurre dell’artistica, quel senso di incredulità non sembra ancora svanito. «Nessuna di noi si rende ancora davvero conto di che cosa abbiamo combinato», assicura Angela Andreoli, la Fata che con il suo ultimo, strepitoso, esercizio al corpo libero ha garantito il secondo posto all’Italia dietro agli States di Simone Biles. Ha appena 18 anni, ma ha dimostrato di avere talento e testa. Il futuro è anche suo.
▶Angela, la medaglia dove ha dormito?
«Nella borsa vicino a me, sempre sotto controllo. È un po’ troppo pesante per tenerla al collo».
▶Lei
poi è tanto minuta quanto potente...
«Sì, sono piccolina. Sono alta uno e 48 e peso circa 39 chili».
▶Ci ha mai sofferto?
«Se mi guardo attorno non posso non rendermi conto che l’altezza media è molto superiore alla mia, ma sto imparando a vederla da ginnasta. Se questo essere minuta mi aiuta va bene così. Meglio scherzarci su».
▶Torniamo
a martedì sera, ai minuti tra l’esercizio di Alice D’Amato e il suo.
«La tensione era tanta, sapevo che ci stavamo giocando una medaglia olimpica che mancava all’Italia da quasi un secolo. Le mie compagne mi hanno ricordato che di corpi liberi ne avevo fatti tantissimi e che dovevo pensare solo a divertirmi».
▶La passione per l’artistica quando nasce?
«Merito del programma tv “Ginnaste – Vite parallele”, intorno ai cinque anni e mezzo ho chiesto a mia madre di farmi provare ed è finita come sapete. Pensate che prima facevo calcio, come mio fratello maggiore Stefano. Mi piaceva ed ero anche abbastanza brava. Poi è cambiato l’allenatore, non mi trovavo più bene e visto che quel programma mi piaceva tanto ho scelto la ginnastica».
C’è già stato un momento in cui ha messo in discussione questa sua passione?
«Mai pensato di smettere, ma è vero che quando pratichi uno sport del genere a livello agonistico la tua vita non c’è più. Noi poi iniziamo fin da piccole a fare salti impossibili e la possibilità di farci male è molto alta. I sacrifici sono infiniti, vengono ripagati da momenti come quelli che ho vissuto qui».
▶Quanto si allena?
«Sei ore al giorno tutti i giorni tranne la domenica, a meno che non ci siano gare».
▶Sta comunque studiando?
«Sì, ho finito quest’anno il quarto anno di liceo delle scienze umane, media del 7,5. L’anno prossimo mi aspetta la maturità. Poi vorrei fare Lingue».
▶▶ie⏻ce a fare tutto?
«Non frequento da tempo una scuola “normale”. Prendo lezioni con Manila Esposito nella foresteria del centro federale di Brescia e facciamo gli esami da privatiste».
Ha la fortuna di essere di Brescia, quindi non ha dovuto lasciare la famiglia come le sue compagne. «Un dono non da poco, io tutte le sere posso torna