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INZAGHI, LA DIFESA È GIÀ DA SCUDETTO UN ALTRO COLPO EL’ INTER È FATTA

La seconda stella è arrivata anche grazie ai pochi gol incassati. Ora dietro ci sarà un rinforzo: Il tecnico spinge per Rodriguez, nel mirino pure Kiwior, Renan e Leoni

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stoni, Bisseck, de Vrij e Carlos Augusto, vecchia ala offensiva trasformat­a in jolly difensivo. L'anno scorso il brasiliano ha giocato da braccetto in un pugno di partite. Inzaghi riavrà i suoi centrali nel giro di pochi giorni: mercoledì tornerà Bastoni, il 3 agosto Pavard e de Vrij

Profili Il rinforzo può arrivare da luoghi diversi del mondo. Brasile, Svizzera, Inghilterr­a, Italia. L'importante è tracciare la linea: l'idea della società è prendere un giovane di prospettiv­a. Un'operazione alla Bisseck, per intenderci, arpionato l'estate scorsa per 7 milioni dopo due annate positive all'Aarhus, in Danimarca. Tre di questi profili corrispond­ono all'identikit tracciato da Oaktree: la bandierina azzurra si rifà a Giovanni Leoni della Sampdoria, 17 anni, il secondo debuttante più giovane della storia della Serie B. Lo cercano diverse squadre. A differenza degli altri, non è mancino, ma si può adattare a sinistra. Curiosità: lo chiamano “leoncino” nonostante sia alto un metro e 93. Da lassù è in grado di vedere tutto, ma l'orizzonte è ancora nebuloso. La bandierina inglese, invece, è tutta di Jakub Kiwior, 24 anni, centrale polacco dell'Arsenal bramoso di tornare in Italia. I Gunners, ormai a un passo da Riccardo Calafiori, preferireb­bero cederlo a titolo definitivo. Nel 2023 l'hanno acquistato dallo Spezia per 25 milioni. Più o meno il valore della clausola di Robert Renan, ventenne brasiliano dell'Internacio­nal in prestito dallo Zenit. L'ultima idea della dirigenza per rinforzare la difesa, ma defilata per via dei costi molto alti: i russi chiedono venti milioni, si punta a un prestito. Curiosità: sua madre ha detto è «più forte di Thiago Silva». A Napoli rispondere­bbero a tono. «Ogni scarrafone è bello ‘a mamma soja». tifosi. Uno in particolar­e. Si chiamava Joey Meister, aveva 12 anni e ogni pomeriggio si fermava a vedere gli allenament­i dei ‘verdi'. Quando “Rici” usciva dal parcheggio lo incrociava ogni volta lì da solo, con un taccuino in mano per gli autografi e un sorriso da sogno realizzato, così abbassò il finestrino: «Vuoi un passaggio a casa?». «Semmai alla stazione, grazie». E Ricardo lo portava sempre. Il manifesto di un ragazzo silenzioso che sa trasmetter­e calma e serenità. È affidabile, integro, duttile e soprattutt­o consapevol­e. Rodriguez va per i 32 anni e cerca l'ultimo accordo importante della sua carriera. All'Inter farebbe il rincalzo senza problemi, andando a coprire Bastoni e all'occorrenza anche Dimarco. Per di più, è un leader nato: negli ultimi due anni è stato il capitano del Torino, salutato con un golazo contro il Milan dopo 128 presenze. Per Inzaghi sarebbe l'ultimo colpo di scalpello.

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capitano ed è un interista vero, non come qualcun altro che si è riempito la bocca di queste parole e poi ha firmato per altre società».

▶Si riferisce a qualcuno nello specifico?

«Negli ultimi 3-4 anni parecchi hanno voltato le spalle all’Inter. Ma se ne sono pentiti».

Per quel poco che s’è visto, l’impatto di Taremi è apparso notevole. Crede che possa insidiare Thuram nell’undici titolare?

«Non penso. Marcus merita di essere una prima scelta, ha dimostrato di essere uno dei primi cinque – se non dei primi tre – attaccanti in Serie A. È giovane e ha un’intesa eccezional­e con Lautaro. Mi sento di rilanciare: se fosse per me, ogni settimana la formazione sarebbe Thuram e altri dieci».

▶Chi teme come antagonist­a in campionato?

«Vedo molto bene il Napoli, Conte è un allenatore che sa preparare a dovere i calciatori con cui lavora. Inoltre, è una società capace di attraversa­re ogni tipo di cambiament­o senza mai perdere l’entusiasmo. Basti pensare allo scudetto vinto dominando dopo la rivoluzion­e vissuta con gli addii di Insigne, Mertens, Koulibaly, Fabian Ruiz e Ospina».

L’ultimo tassello del mercato dell’Inter è un difensore per completare il reparto. Dei nomi accostati ai nerazzurri, su chi punterebbe?

«È giusta la premessa, si tratta di un innesto complement­are. Quindi, c’è tutto il tempo per ragionare bene. Io voto Ricardo Rodriguez perché ha esperienza, è un giocatore solido ed è duttile, potendo essere impiegato nei tre dietro o da esterno a tutta fascia. A Inzaghi serve una figura adattabile. Lo svizzero non è apprezzato quanto dovrebbe».

Tra le varie opzioni, c’è anche Leoni della Sampdoria. È molto giovane, non era nemmeno nato quando lei trionfava al Mondiale nel 2006. «L’età non deve ingannarci, ha già un anno di Serie B alle spalle. Ribadisco il concetto: se ha la stima della dirigenza, io mi fido ciecamente. Sono gli stessi che hanno puntato su Bastoni quando era un bambino, per cui non potrei mai mettere in dubbio le decisioni».

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I gol segnati dai difensori l’anno scorso: 5 da Dimarco, 4 da Dumfries, 3 da Acerbi, 2 da Darmian e Bisseck, uno da Bastoni e de Vrij
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