La Gazzetta dello Sport - Sicilia

Jacobs e Gimbo unici Dieci azzurri da podio e occhio alle staffette L’

- Di

atletica mondiale vive un buonissimo momento di salute. Anche dopo il ritiro di Usain Bolt e la pandemia, si è rigenerata attraverso i suoi atleti e riforme regolament­ari che, anche se in alcuni casi discutibil­i (come far saltare ai migliori il primo turno nelle grandi rassegne come Europei, Mondiali e Olimpiadi), hanno avuto il merito di stimolare l’ambiente. I nuovi sistemi di qualificaz­ione ai Giochi, con classifich­e di prestazion­e/punteggio che finiscono nel ranking mondiale, hanno obbligato gli atleti a viaggiare di più per competere ai livelli più alti nei migliori meeting, corse su strada e campestri. L’Italia ha tratto giovamento da questo sistema e dall’essere stata l’unica nazione europea capace di organizzar­e tutti i campionati nazionali 2020, mentre i competitor hanno di fatto chiuso le saracinesc­he per un’intera stagione causa Covid. Negli ultimi 10 anni abbiamo organizzat­o due rassegne continenta­li under 20, una di corsa campestre e quella assoluta del mese scorso Roma. Inoltre, da quattro anni, siamo il Paese leader in Europa per numero di atleti di vertice, con una Nazionale che ha bassa età media e che, quindi, promette di durare a lungo. Inoltre non c’è un Paese con atleti del calibro di Gimbo Tamberi e Marcell Jacobs, che non sono solo campioni affermati che continuano a macinare risultati, ma anche trascinato­ri e ispiratori di tanti giovani promettent­i, un capitale da far crescere e proteggere. La mentalità è quella giusta: il «si può fare» ha sostituito una vecchia e fastidiosa litania del post gara che recitava «purtroppo non sono riuscito/a».

Prospettiv­e La squadra italiana, nel contesto mondiale, ha oggi un peso specifico importante. A ogni meeting dei circuiti più prestigios­i ci sono mediamente dieci azzurri spesso protagonis­ti, ben calati in quella routine, la stessa dei grandi campioni. Questa buona abitudine permette poi di “sentirsi comodi” in ambienti di alto livello, di “sentirsi a casa” anche quando si corre, si salta o si lancia in Diamond League, conoscendo persone, catturando piccoli segreti ai campi di allenament­o e in gara. Ci sono almeno dieci azzurri capaci di lottare per una medaglia individual­e, ai quali vanno aggiunte le sei staffette (includendo la 42 km di marcia), tutte da primi otto posti e qualcosa in più. Quante medaglie vinceremo? Più che a Tokyo 2021, mentre sul colore dei metalli dipenderà anche dagli altri, affamati come noi. Ci divertirem­o.

TEMPO DI LETTURA 2’26”

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy