La Gazzetta dello Sport - Sicilia
Terzini lontani dagli standard Frattesi si è fermato al palo
ante le note dolenti. Si può discutere di tattica, strategia, difesa a tre o a due, ma se poi, per fare tre nomi, gente come Di Lorenzo, Darmian e Dimarco è lontana dagli standard, la missione si complica. Di Lorenzo viene da un campionato sofferto: a destra di una difesa a “tre e mezzo” non ha mai trovato equilibrio tra fascia e interno. Meglio laterale puro, come contro la Croazia, ma non si sono visti incroci e sovrapposizioni. S’è capito che Spalletti non lo abbandonerà, vediamo però quale sarà il sistema per la Svizzera.
TDimarco stanco?
Dimarco, invece, ha giocato un’altra grande stagione, proponendosi come miglior esterno sinistro d’Europa con Grimaldo e Gvardiol. Gol, tagli, incroci, discese. Con la Croazia il sistema era anche ideale, a cinque, ma il nerazzurro ha mostrato le esitazioni viste fin dall’amichevole con la Turchia. Non spacca. Sorprendente Darmian, uno degli affidabili per definizione: contro la Croazia ha mostrato poca sicurezza sia in fase di chiusura sia di impostazione, ha perso un paio di palloni pericolosi, non è parso sicuro. Visto che il problema sta coinvolgendo tanti interisti, può darsi che l’ultimo mese più rilassato, dopo un anno di fatiche, stia influendo sul rendimento.
Manca Frattesi
Si sente purtroppo anche la mancanza di Frattesi, elemento chiave del ciclo Spalletti con quattro gol e una collocazione tattica, mezzala d’incursione, che ha aperto molte difese. Quel Frattesi non s’è visto, pare essersi fermato al palo con l’Albania, e la soluzione con il doppio trequartista è stata compromessa. In caso di Italia a quattro, Frattesi potrebbe rivelarsi utile da esterno alto, tipo il Perrotta del 2006, equilibrando la spinta offensiva dell’altra fascia. Può essere un’idea, perché fin qui il rendimento è negativo, rigore compreso per mani evitabile.
Un altro Jorginho
Il problema più grave è però il momento no di Jorginho. Dopo l’Euro 2021, il suo rendimento è calato e l’Italia ne ha pagato le conseguenze nella qualificazioni al Mondiale. Spalletti l’ha recuperato apprezzando il rendimento nell’Arsenal: se puoi affrontare l’agonismo della Premier... Per ora il candidato al Pallone d’oro 2021 non va oltre la manovra scolastica: aiuta il possesso, è vero, non perde palla, ma rallenta la manovra, non dà mai verticalità e cambi di fascia, e le difese si posizionano. Poche idee e prevedibili. Con la Spagna il pressing lo ha soffocato. Se non riceve palla, come ha detto il c.t., serve a poco.
In cerca d’autore
Non bene Pellegrini che ha cominciato promettente ma è calato tra equilibri precari, movimenti rallentati, troppi tocchi, poco dentro il match. Raspadori ha fatto vedere movimenti interessanti con la Croazia, da seconda punta di movimento qual è, però fisicamente è stato sovrastato, senza riuscire a compensare con dribbling e velocità. Cambiaso è entrato male con la Spagna, sbagliando posizioni e movimenti. Era uno di quelli attesi, non si ritrova, ma sulle fasce la sofferenza è diffusa.
TEMPO DI LETTURA 2’43” a sorpresa del c.t. che in campionato ha ammirato la versatilità e la “scocca” del giocatore del Verona (e del Napoli in futuro). Trequartista molto fisico, tiro da fuori e profondità, potrebbe essere impiegato anche da mezzala o da mediano in azione di disturbo su Freuler e Xhaka, i due centrali di tanta lotta e governo di Yakin. Tra gli inutilizzati restano Vicario e Meret: non se la prendano, con questo Donnarumma possiamo anche sognare.
TEMPO DI LETTURA 2’02”
Da sinistra, Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Matteo Darmian, Federico Dimarco e Davide Frattesi (Inter), Lorenzo Pellegrini (Roma), Andrea Cambiaso (Juventus) e Giacomo Raspadori (Napoli). Nella foto grande, Jorginho (Arsenal)