La Gazzetta dello Sport - Sicilia
FINE CICLO O RIPARTENZA ORA DALIC NON HA PIÙ ALIBI
e in Russia arriva in finale. Il più grande risultato di sempre. Oggi Dalic e la Croazia si giocano il futuro: devono vincere. Un pari darebbe flebili speranze di ripescaggio. La sconfitta aprirebbe la successione.
Rosario in mano Dicono in
Croazia che Dalic oggi sia come un ministro del governo. Un’autorità che non sarà facile allontanare anche in caso di ko. Potere spirituale e temporale, in lui, si confondono. «Nelle situazioni che sembrano senza uscita, si trova una soluzione, tuttavia è necessario credere», ha detto in
● LIPSIA Il c.t. croato Dalic (foto) dà la carica ai suoi: «Dobbiamo solo vincere per non andare a casa. Siamo pronti. Spalletti è un ottimo c.t., cercheremo di non fargli fare il suo gioco e di non cedere ad alcuna provocazione calcistica. Finora non abbiamo giocato al nostro livello e prendiamo troppi gol. Abbiamo giocatori vecchi, ma non conta l’età anagrafica». un’intervista a “Glas Koncilia”, settimanale dell’arcidiocesi di Zagabria. «Quando mi sento un po’ agitato, metto la mano in tasca, stringo il rosario, e tutto diventa più semplice», ha aggiunto. Nel 2002, in Corea e Giappone, Trap cerca in tasca la bottiglietta di acquasanta ma non gli va bene: gli azzurri perdono 2-1 contro i croati, due gol di Vieri e Materazzi annullati per fuorigioco inesistente dal miscredente guardalinee danese Larsen. Comunque l’Italia si qualifica e i croati tornano a casa.
Perdenti e qualificati Questa è l’originalità del rapporto tra Italia e Croazia. Da quando è nata la nazionale, nel post-Jugoslavia, non li abbiamo mai battuti. Però, sia nel Mondiale 2002 sia all’Euro 2012, noi abbiamo superato il gruppo sempre da secondi e loro sono stati eliminati
● La Croazia ha già effettuato più tiri (38) e più tiri in porta (15) a Euro 2024 rispetto a quanto fatto nella fase a gironi di Euro 2020 (30 tiri, di cui 10 nello specchio). Più tiri in porta nella fase a gironi solo in due edizioni: 19 nel 2004 e 16 nel 1996