La Gazzetta dello Sport - Sicilia

TARE ORA CI CREDE «L’Albania ha qualità e orgoglio Possiamo sorprender­vi»

L’ex ds laziale sabato sarà a Dortmund «State attenti, ce la giochiamo Servirà la partita perfetta nelle due fasi»

- Di Andrea Elefante Igli Tare

lità della rosa, l’Albania se la può giocare alla pari se gestirà bene il fattore emotivo. Servirà l’entusiasmo giusto: non eccessivo, perché ti può bloccare».

E l’Italia potrebbe essere bloc- cata dal peso della responsabi­li- tà di dover partire bene?

«In tutte tre le nostre partite la pressione sarà sull’avversaria. L’Albania deve farlo diventare un suo punto di forza».

▶La prima gara del girone può indirizzar­lo?

«Se la vinci, poi ti può bastare pareggiare le altre due per essere quasi qualificat­o».

▶Ha detto «anche viste le ultime prestazion­i»: non le è piaciuta l’Italia nelle amichevoli?

«Non del tutto convincent­e, ancora: vedo che manca qualcosa a livello di gioco, ma può crescere strada facendo».

L’Albania può approfitta­rne?

«L’Albania conosce i punti di forza dell’Italia, soprattutt­o sulle fasce. E sa di dover fare la gara perfetta: intensità pazzesca e capacità di sfruttare ogni occasione. Ma è in un buon momento: ha giocato un girone di qualificaz­ione spettacola­re, dominando tutte le partite, e vincere aiuta a vincere. Deve solo alzare un po’ il livello di intensità: all’Europeo sarà molto più alto».

▶Co⏻a ha portato Sylvinho all’Albania?

«Anzitutto un po’ di allegria, aiutato dai risultati. Concretezz­a e poi esperienza e preparazio­ne internazio­nale: sua e del suo staff».

Punto forte e punto debole?

«Punto forte: in questa squadra non c’è una star, è il gruppo la star. E poi sapere che in campo non sono undici giocatori ma venti milioni di albanesi in tutto il mondo: ognuno darà più di quello che può dare. Il punto debole: metà squadra ha avuto poco minutaggio in stagione e queste sono partite da intensità molto alta».

Asslani, Ramadani, Bajrami probabili titolari: possono inceppare il motore del centrocamp­o dell’Italia?

È nato a Valona in Albania il 25 luglio 1973. Ha iniziato la carriera da attaccante nel Partizani Tirana, quindi si è trasferito in Germania, dove ha giocato con Mannheim, Ludwigshaf­en, Karlsruhe, Fortuna Dusseldorf e Kaiserslau­tern. Poi l’approdo in Italia, dove ha giocato con Brescia, Bologna e Lazio. Con 30 gol segnati in 183 presenze in Serie A. Dal 2008 al 2023 è stato il d.s. della Lazio.

Su Sylvinho Ci ha dato allegria, pure grazie ai risultati E poi concretezz­a e grande esperienza

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