La Gazzetta dello Sport - Sicilia

I migliori Under 23 pedalano nel futuro sognando Pantani

- Di Alessandra Giardini Luca Gialanella

assa da qui la strada che porta alla storia. In passato, sotto nomi diversi, il Giro Next Gen ha lanciato nel grande ciclismo futuri campioni: negli Anni 70 Moser, Battaglin, Baronchell­i, Corti, nei 90 Casagrande, Pantani e Simoni. E poi la Next Gen vera e propria, i trionfator­i degli ultimi quattro anni che oggi danno spettacolo nel World Tour: Tom Pidcock, Juan Ayuso, Leo Hayter e Johannes Staune-Mittet, che un anno fa vinse da grande favorito. Diciamolo subito: quest’anno un uomo che alla vigilia li eclissa tutti non c’è. Però il team Visma ha almeno quattro tra gli Under 23 più forti al mondo. Gli olandesi Tijmen Graat (21 anni, nono nel 2023, l’unico della top 10 di un anno fa che si presenta al via di Aosta), Darren Van Bekkum (22 anni, recente vincitore della Ronde de l’Isard) e Menno Huising, 20 anni appena compiuti, vincitore della Fleche Ardennaise

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È la corsa che lanciò Moser e il Pirata: occhi su Nordhagen, Kajamini, Widar, Crescioli Il c.t. Amadori: «Dagli italiani più coraggio»

nel 2023, terzo quest’anno all’Isard. E ancora Jørgen Nordhagen, norvegese come StauneMitt­et, 19 anni (sotto contratto fino al 2027) e un presente pure nello sci di fondo: è campione del mondo junior nella 20 km a tecnica libera. Se la Visma ha uno squadrone, non bisogna sottovalut­are le altre: la Lotto-Dstny punta sul belga Jarno Widar, 18 anni, vincitore dell’Alpes Isère Tour a fine maggio, e secondo all’Isard; la Tudor sfoggia il francese Mathys Rondel, 20 anni, undicesimo al Tour of the Alps tra i

Courmayeur che è considerat­a l’ottava meraviglia del mondo, ai tanti castelli, attraversa­ndo anche i nostri vigneti: tutto ciò che la regione può offrire dal lato turistico ed enogastron­omico»

La stagione invernale?

«È andata benissimo, ha chiuso con un fatturato record, sia per gli impianti da sci sia per arrivi e presenze. Da dicembre 2023 a aprile 2024 è stata la stagione migliore di sempre, e abbiamo recuperato tutta i nostri stranieri. In cifre, abbiamo avuto 607mila turisti (+13%) che hanno generato oltre 1,9 milioni di presenze (+15%). Ci sono i presuppost­i profession­isti e recente vincitore dell’Orlen Nations Gp in Polonia.

Percorso Otto tappe, da oggi a domenica 16, da Aosta a Forlimpopo­li attraversa­ndo la Vallée, e poi Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, 1013 km, 13.050 metri di dislivello. Da cancellare quell’immagine dell’anno scorso: la salita dello Stelvio con i corridori aggrappati alle ammiraglie, la squalifica per 31 di loro, e le conseguenz­e che si sono viste quest’anno negli inviti. «Se mi chiedete se ha pesato lo Stelvio sul Giro di quest’anno dico nì», ammette il direttore di corsa Stefano Allocchio parlando di una corsa sulla carta meno dura, «ma la terza e la sesta tappa sono davvero toste», e molto varia, con occasioni anche per velocisti, finisseur e un avvio a cronometro ad Aosta per niente piatto.

Qui Italia Al via anche la Nazionale italiana, con Mario Scirea in ammiraglia, mentre il c.t. Marino Amadori da fuori avrà un occhio per tutti gli italiani. «Sarei

che sia da record anche la stagione estiva».

E i prossimi anni?

«Ci auspichiam­o che nel 2025 ritorni in Val d’Aosta il Giro d’Italia. In estate ospiteremo i ritiri di Cagliari, Catanzaro e della Pallacanes­tro Varese, e abbiamo innumerevo­li attività sportive, come i grandi trail: su tutti il Tor de Geants che attraversa, con partenza e arrivo a Courmayeur, i sentieri delle alte vie della regione per uno sviluppo di 330 km». felice di vederne uno tra i primi cinque. I nomi da classifica sono Florian Kajamini, Ludovico Crescioli, Alessandro Pinarello, Matteo Scalco». Kajamini, 21 anni, cresciuto vicino a Bologna con la mamma olandese e altri tre fratelli e sorelle tutti ciclisti, ha vinto quest’anno San Vendemiano e il Giro della Provincia di Biella e soprattutt­o ha chiuso 15° il Giro d’Abruzzo con i profession­isti. «Quello che spero è che si facciano vedere, che non siano anonimi. Mi auguro che abbiano visto Pellizzari al Giro e abbiano imparato tanto. Meglio vincere una tappa che limare per arrivare nei 15». Amadori vuole più coraggio da Pinarello e da Crescioli, più cattiveria da Manuel Oioli, il talento piemontese della selezione azzurra al Next Gen, e più fantasia da tutti gli azzurri. L’ultima vittoria di un italiano rimane quella di Mattia Cattaneo, nel 2011, troppo tempo fa.

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Marino Amadori c.t. Under 23

Mi auguro che i nostri abbiano visto Pellizzari al Giro. Non devono essere anonimi

Il percorso è meno duro del 2023. La terza e la sesta tappa sono le giornate più dure con dislivelli top

 ?? ?? Marco Pantani, 22 anni, trionfa con la maglia dell’Emilia-Romagna
Marco Pantani, 22 anni, trionfa con la maglia dell’Emilia-Romagna

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